Prodotti televisivi da gustare con magistrali interpretazioni Oltre le aspettative con “D’Argent et de sang” e “Conosco la tua anima”

SERIE TV VENEZIA 80
Non solo cinema: nonostante i riflettori di Venezia 80 siano puntati quasi esclusivamente su una succosa e ben assortita selezione di film, da qualche anno la Biennale Cinema ritaglia un piccolo spazio per proiettare – fuori concorso – qualche episodio di serie tv provenienti da varie parti del mondo. Da titoli più popolari come “L’amica geniale” e il remake americano di “Scene da un matrimonio” a prodotti più di nicchia come “Copenhagen Cowboy” di N. W. Refn, nel corso delle ultime edizioni la kermesse veneziana ha permesso al pubblico di assaporare in anteprima mondiale prodotti televisivi che raramente si sono rivelati deludenti. E, come volevasi dimostrare, anche le due serie tv selezionate per questa edizione hanno soddisfatto le aspettative.
D’ARGENT ET DE SANG
Dopo essersi portato a casa otto minuti di standing ovation con “Illusioni Perdute” a Venezia 78, il regista francese Xavier Giannoli ci stupisce con una serie tv heist-poliziesca che ha ben poco a spartire con i drammi e i vezzi in costume della società borghese parigina. Basata sull’omonimo libro inchiesta di Fabrice Arfi, “D’Argent et de sang” è un adrenalinico e intrigante viaggio in quel famigerato scandalo della carbon tax che, nel 2009, tramutò l’idea del mercato della cosiddetta “ecotassa” in un’occasione di speculazione culminata in tragiche conseguenze. Argomento delicato, decisamente complesso da rendere in maniera efficace sullo schermo: eppure, Giannoli ha trovato la chiave giusta per produrre un piccolo capolavoro. 12 episodi da 50 minuti l’uno – i più temerari al Lido li potranno vedere tutti nella giornata di domani – in cui spiccano i magistrali Vincent Lindon (qui nei panni dello stoico Simon Weynachter, ex magistrato ora a capo di un ente doganale) e Ramzy Bedia (credibilissimo nei panni dell’astuto truffatore Alain Fitoussi).
CONOSCO LA TUA ANIMA (Znam kako dišeš)- ep. 1-2
Si torna a parlare di indagini, ma questa volta ci spostiamo tra le vie di una Sarajevo sconvolta dalla tragedia: il procuratore Nevena Murtazić ( chapeau a una sempre magistrale Jasna Duricic) viene chiamata ad indagare sul suicidio di un ragazzino di quindici anni, trovato senza vita in circostanze poco chiare dopo essersi gettato dal proprio condominio. Le cose si complicano quando Dino, il figlio diciassettenne di Nevena, viene accusato di bullismo nei confronti della vittima. In un ambiente lavorativo/famigliare che si fa sempre più ostile e in una situazione che si fa sempre più complessa, Nevena lotta per trovare un equilibrio tra il dovere della verità e il suo ruolo di madre.Creata, scritta e prodotta dall’incredibile Jasmila Zbanic (già famosa a Venezia per il capolavoro cinematografico “Quo Vadis, Aida?”), “Conosco la tua anima” mette a nudo il tema della fiducia e ci pone di fronte a grandi interrogativi, raccontando una vicenda controversa che non cede mai a banalità o superficialità. Non sappiamo ancora se, quando e dove queste due serie troveranno spazio nella programmazione italiana, ma ci auguriamo di vederle al più presto sui nostri schermi.

Martina Bazzanella