Quando i giovani vogliono…fare fatica Oltre 400 ragazzi impegnati per un mese in lavori utili alla comunità: "Un successo"

Si sono presi cura di scuole, parchi, aree verdi, spazi sportivi, piste ciclabili sparsi in tutte le otto Circoscrizioni cittadine. Hanno scelto di fare ‘fatica’, offrendo il loro tempo in favore della comunità.
Sono gli oltre 400 ragazzi di Verona, tra i 14 e i 19 anni, che hanno partecipato alla seconda edizione di ‘Ci sto? Affare fatica!’, promossa dalle Cooperative Energie Sociali, L’Albero, il Centro di Servizio per il Volontariato, con il sostegno di Comune e Fondazione Cariverona. Un’iniziativa che, quest’anno, viene supportata anche attraverso lo strumento del Patto di sussidiarietà che vede protagoniste, oltre alle cooperative sociali, tutte le otto Circoscrizioni e diverse associazioni, che lavorano insieme per l’individuazione di beni comuni della città.
Nei lavori programmati sono stati privilegiati gli interventi da eseguire all’aria aperta, per rispetto delle norme anticontagio e per garantire la massima sicurezza dei ragazzi. I cantieri hanno riguardato la pulizia dei parchi, la verniciatura di cancellate per le scuole, la sistemazione di panchine, ma anche attività a sostegno dell’educazione ambientale e della sostenibilità, sull’intero territorio cittadino.
Circa un centinaio i giovani presenti che, con indosso la maglietta rossa da lavoro, hanno ravvivato di colore ed energia gli spazi del cortile interno; 42 le “squadre” al lavoro sotto la visione di 22 tutor. A complimentarsi con loro e a ringraziarli per il lavoro svolto, l’assessore al Decentramento del Comune di Verona. Presente anche Francesco Righetti della cooperativa “L’Albero” e Cristiano Bolzoni di “Energie sociali”.
“Un progetto – ha ricordato l’assessore Padovani– fortemente voluto e sostenuto dal collega Bertacco, a cui questa edizione è stata dedicata. Da subito apprezzata e partecipata dai ragazzi, l’iniziativa ‘Ci sto? Affare fatica!’ dà loro l’opportunità di mettersi alla prova, impegnandoli concretamente nella cura del proprio territorio. Anche per questo, nell’edizione 2020, abbiamo programmato per tempo gli interventi da realizzare, coinvolgendo tutte le Circoscrizioni e le associazioni cittadine, ma anche gruppi sportivi, comitati scolastici dei genitori, per un’azione più ampia possibile. L’obiettivo è quello di offrire ai giovani un’esperienza formativa efficace, che concretizzi anche interventi utili per migliorare tanti spazi verdi e aree pubbliche della città. E’ importante che, nonostante le difficoltà collegate alla pandemia e al periodo di lockdown, questa edizione sia riuscita con successo. Non è stato facile, ma non si poteva rinunciare”.
Anche per l’edizione 2020, il progetto è uscito dai confini comunali, coinvolgendo San Giovanni Lupatoto, Legnago, Cerea, Villafranca, Buttapietra e Castel d’Azzano. Nel solo Comune scaligero hanno ‘fatto fatica’ 418 ragazzi.