RESILIENZA, IL RICOSTITUENTE ANTI CRISI Maria Cristina Caccia e la presidente Scavini hanno spiegato come “rimanere in piedi” di fronte alle difficoltà. Vale per le persone e le imprese

Resilienza: ecco una delle paroline magiche che ci ha fatto conoscere la psicologia per identificare la capacità di un individuo di affrontare e superare un evento traumatico o un periodo di difficoltà. Di questo si è parlato, di fronte a numerosi partecipanti, nel corso della seconda serata inserita nel ciclo “Competenze emotive nel sistema impresa”, organizzato dal gruppo Apidonne di Apindustria e ospitato alla  Vicentini SpA. A guidare l’incontro Maria Cristina Caccia, esperta di comunicazione, assieme a Marina Scavini, imprenditrice e presidente di ApiDonne. In questo secondo incontro si è posta l’attenzione sulla capacità di fronteggiare eventi negativi, crisi, circostanze avverse in modo efficace, rimanendo “in piedi”. “Per un’impresa, così come per ogni individuo”, ha detto la dottoressa Caccia, “è fondamentale perseguire degli obiettivi, considerando i cambiamenti o i vincoli che si manifestano in termini di difficoltà come una sfida e un’opportunità da cogliere, anziché come minacce. La resilienza può essere sviluppata e appresa ed è parte di un processo continuo e costante di autoconsapevolezza e conoscenza di limiti e risorse. All’interno dell’impresa, l’approccio dev’essere sistemico, in cui le singole parti vengono chiamate in causa per concorrere in modo integrato al benessere organizzativo”. Marina Scavini ha sottolineato le parole chiave su cui riflettere, quali percorso, processo, cambiamento, visione, volontà e ampliamento di prospettiva, punti di appoggio sui quali costruire una mentalità resiliente per il bene del singolo e del sistema impresa. “La resilienza”, ha detto, “è un saper essere che guida al saper fare efficace anche in tempi di crisi”.