Rispetto per i carabinieri! Dopo il caso piacenza troppe generalizzazioni. Le mele marce sono dappertutto Assurdo fare di tutta l’erba un fascio: i responsabili delle nefandezze della “Levante” risponderanno per se stessi, l’Arma non c’entra. In Italia ci sono migliaia di uomini in divisa che lavorano con serietà e passione. Gettargli addosso fango è da vigliacchi

La vicenda della caserma di Piacenza ridotta a un coa­cervo di illegalità, tra botte, festini a luci rosse e droga, qualora tutto venisse con­fermato dalle indagini sa­reb­be un’autentica schi­fez­za. Una vergogna per i protagonisti, ma non per l’Ar­ma. Le mele marce si trovano in tutte le categorie, e quella dei carabinieri non fa eccezione. Chi oggi, alla luce di ciò che viene con­testato ai militari della “Levante” – e in parte già ammesso dall’appuntato Giu­seppe Montella – getta fango sulla Benemerita com­pie un’aberrante ope­ra­zione di sciacallaggio. I so­cial in questi giorni tra­boc­cano di odio riversato sulla divisa. Il tribunale di internet ha già emesso la propria condanna non solo nei confronti di Montella e col­leghi, ma anche nei con­fronti dell’Arma. È da vi­gliacchi sputtanarla facendo di tutta l’erba un fascio. Mi­gliaia di carabinieri ogni giorno lavorano con serietà e passione, spesso sott­o­pagati. Negli ultimi anni poi, e i fatti di cronaca lo cer­ti­fi­cano senza possibilità d’appello, difendere i cit­ta­dini dai delinquenti s’è fatto sempre più complicato, giac­ché la legge molte volte tutela più quest’ultimi che i tutori dell’ordine pubblico. Prima di estrarre la pistola, o comunque di usare meto­di vigorosi per contrastare i manigoldi, gli uomini in di­visa devono pensarci dieci volte, e ciò a scapito anche della proprio incolumità.

Chia­riamoci: non siamo a favore dell’uso indiscri­mi­nato della forza, ci man­cherebbe. È però inne­gabile che quando si ha a che fare con gente priva di scrupoli non si può reagire chieden­do permesso. I ca­rabinieri so­no una delle fi­gure sim­bolo del Paese, tra le più rispettabili ma oggi da troppi poco rispettate. Non da tutti per fortuna, dal mo­mento che c’è ancora chi u­sa il cervello e che ha im­me­dia­tamente distinto i fatti con­testati alla “evante”dal resto delle caserme italiane. Dove sicuramente non tutti onore­ranno l’Arma con com­por­ta­menti esemplari, ma questo succede anche nelle reda­zioni dei giornali, tra gli ar­chitetti, i geometri e i postini. Ci auguriamo che Montella e soci, se ritenuti colpevoli, paghino fino in fondo il prezzo delle de­plorevoli azioni di cui sono accusati. In tal caso non sarà l’Arma a uscirne con disonore, ma i singoli re­spon­sabili. Gli odiatori del web pensino alle loro vite, non alla Bene­merita. Viva l’Arma e tutti i carabinieri per bene! La stra­grande mag­gioranza.

Alessandro Gonzato