Roverè, Velo e San Mauro: cercasi fusione Ha scritto al sindaco chiedendo di mettere l’iter all’ordine del giorno del Consiglio

Ma perchè non facciamo un Comune fondendo insieme Roverè, Velo e San Mauro di Saline? Constata la volontà di molti suoi concittadini, se lo domanda il consigliere di minoranza in Comune a San Mauro Fabio Baltieri, che ha fatto protocollare un documento nel quale chiede al sindaco Italo Bonomi di inserire l’argomento nell’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale. E lui propone già un iter per la fusione. “l nostro gruppo consiliare”, spiega Baltieri, “ propone anche alcuni metodi senza costi, per ottenere un indice di gradimento all’interno della popolazione del nostro comune di tale proposta, pur non ufficiali e non vincolanti per l’amministrazione stessa: in primo luogo, un sondaggio online aperto per un mese in cui la cittadinanza può esprimere la propria volontà e poi una raccolta firme di uno o più mesi da effettuare presso gli uffici comunali dove ogni cittadino può votare la propria scelta un’unica volta (grazie alla firma) in forma anonima, creando dei fogli prestampati da inserire in un’apposita urna. AI termine della raccolta firme si provvederà ad aprire l’urna alla presenza della cittadinanza”. Il gruppo che fa capo a Baltieri è pronto a collaborare con l’amministrazione se si vorrà muoversi in tale direzione e iniziare iter amministrativo per la fusione. “I vantaggi a nostro avviso, per il nostro piccolo paese”, sottolinea, “saranno più degli svantaggi: garanzia, nel tempo, dell’offerta di servizi con l’attuale livello qualitativo ed omogeneo in tutto il territorio, anche in caso di future assenze, mobilità o quiescenze del personale Una migliore gestione dei servizi, con maggior efficienza e riduzione dei costi, meno disservizi e meno dispersione di risorse.Più peso istituzionale e politico all’interno delle Istituzioni e negli enti superiori come Provincia, Regione, Certezza di poter decidere da noi il nostro futuro, prima che ci venga imposto dall’alto, con la crescente voglia dello stato centrale di accorpare le piccole realtà per ridurre i centri di spesa, Minori spese di struttura grazie allo sfruttamento delle economie di scala nei costi e nei tempi”. E poi i vantaggi economici: con la nascita del Comune unico si apre la possibilità di accedere a contributi ed incentivi attualmente in vigore per i Comuni che concludono il percorso di fusione”. Per Baltieri un modo intelligente per combattere i campanilismi. Un’ ottima opportunità di crescita per la una piccola realtà montana.