Salute mentale, serve una svolta Scarso accesso ai servizi

Da più parti si è levato l’ennesimo grido di allarme sulle incertezze che ancora caratterizza ii servizi di salute mentale. “Le associazioni- dice Anna Maria Bigon, consigliera regionale Pd- in particolare insistono che dalle delibere scritte sulla carta si deve passare finalmente ai fatti. Invece ancora troppo poco viene investito: in Veneto siamo alla metà del minimo previsto. Penultimi nella classifica regionale nazionale. Mancano psichiatri, psicologi e terapisti’’. Si calcola che 200 bambini o ragazzi fino ai 18 anni su 1.000 soffrano di un disturbo neuropsichico, ma solo 30 su 200 riescono ad avere risposte terapeutico-riabilitative adeguate. Cinque su 200 avrebbero bisogno di un ricovero neurologico o psichiatrico ma 1 soltanto di questi 5 riesce ad essere preso in cura in un reparto di NPA (Neuropsichiatria Infanzia Adolescenza), mentre 1 su 5 viene preso in carico nei reparti dedicati agli adulti. Gli altri 3 non hanno alcuna risposta.