San Vigilio, un lago di polemiche Da alcuni giorni in uno dei luoghi più famosi del Garda ci sono ruspe al lavoro per realizzare “Cala delle Sirene”, un ambiente che vuol diventare tra i più esclusivi della riviera

Cosa sta accadendo a San Vigilio, uno dei luoghi più famosi di tutto il lago? Da alcuni giorni ci sono ruspe al lavoro e si intensificano le opere per realizzare il Cala delle Sirene un nuovo locale destinato a diventare uno degli ambienti più esclusivi della riviera scaligera. Lavori che, tuttavia, non sono passati inosservati agli abitanti e che si sono subito tradotti in una levata di scudi da parte della minoranza del Comune di Garda a cui Punta San Vigilio, territorialmente, appartiene.
Il gruppo di minoranza Garda Futura, composto dai consiglieri Lorenza Ragnolini, Anna Codognola, Erika Simoni e Yuri Pavoni ha chiesto al sindaco Davide Bendinelli una convocazione straordinaria del consiglio comunale. Nella richiesta si legge come “le maestose opere e il cambio di proprietà hanno sollevato preoccupazioni presso la cittadinanza e i visitatori” e inoltre che “Punta San Vigilio si trova in un luogo caratterizzato da criticità idrogeologiche e morfologiche, nonchè vincolato da un punto di vista paesaggistico e monumentale”.
Il testo punta l’indice contro l’amministrazione gardesana: “abbiamo più volte tentato, senza alcun successo, di ottenere che l’amministrazione istituisse una Commissione tecnico-edilizia-ambientale che permettesse una valutazione in contraddittorio anche con i consiglieri di minoranza e tecnici loro rappresentativi della trasformazione del territorio gardesano proposta dai privati”.
Braccio di ferro che si è poi spostato sui social. Gira, infatti, un video in cui a parlare è la stessa Punta San Vigilio che ricorda come “nel 1910 si progettava di costruire proprio qui un grande albergo ma gli abitanti e gli artisti di tutta Europa si sono mobilitati costringendo la stampa a dare risalto alla vicenda”. Video che si chiude con un appello a voce dello stesso San Vigilio.
“Come un secolo fa mi rivolgo a voi, aiutatemi a fermare tutto questo.
Se ci siamo riusciti allora, possiamo farcela anche stavolta. Ho bisogno di voi”. In più ecco le osservazioni di Guariente Guarienti di Brenzone, proprietario di Villa Guarienti, adiacente l’area interessata ai lavorim “Sono incredulo e preoccupato. Non vedo opere di abbellimento. Non mi è chiaro quello che si sta facendo.
Mi piacerebbe avere qualche documentazione in più che ho chiesto al Comune ma non mi è stata ancora data. Posso solo dire che intanto sono stati tagliati tutti gli ulivi che erano presenti nelle aree interessati dai lavori che appaiono spoporzionati per una semplice ristrutturazione dell’esistente”.
Vi è la necessità, dunque, di far chiarezza sulle autorizzazioni, sui progetti di trasformazione e ristrutturazione presentati dai proprietari del complesso di Punta San Vigilio. Perchè un luogo di tal fascino non può che appartenere a tutti.

Ulivi tagliati? Macché, solo spostati. Il sindaco Bendinelli affida il proprio pensiero ai social: “La mia porta sempre aperta”

Non si fa attendere la replica di Davide Bendinelli. Il sindaco di Garda affida ai social il proprio pensiero sulla questione di Punta San Vigilio. “Nelle ultime ore sono stati pubblicati due video inerenti San Vigilio, due video che non fotografano la realtà. Nel primo video si lascia intendere la volontà del Comune di aver dato delle concessioni per poter edificare, per nuova cubatura da realizzare all’interno del sito. Smentisco categoricamente tutto questo. Nessuna richiesta è giunta al Comune da privati per l’aumento di nuova cubatura a San Vigilio. Il Comune, in ogni caso, mai e poi mai avrebbe rilasciato tali permessi. I lavori che si stanno facendo in questi giorni sono rivolti alla riqualificazione dell’area. Per rispettare l’ambiente in cui si trovano le attività commerciali esistenti è necessario, ad esempio, creare delle strutture per lo smaltimento delle acque nere. E questo è un must che il Comune vuole portare avanti con gli enti competenti. Lo facciamo per rispettare la normativa e per rispettare l’ambiente, quindi i lavori hanno principalmente questo ruolo. L’altro aspetto riguarda il taglio degli ulivi. Anche questo non è assolutamente non vero. Gli ulivi sono stati semplicemente spostati, codificati e successivamente, terminati i lavori, verranno riposizionati al loro posto. Dunque i permessi di costruire vanno assolutamente a favore della tutela ambientale e non per l’aumento di cubatura per il rispetto massimo da un punto di vista ecologico. In definitiva verranno realizzati dei locali tecnici completamente interrati e le piante verranno posizionate dove erano. Spiace – conclude Bendinelli con chiaro riferimento al conte Guarienti – che chi ha rilasciato quelle dichiarazioni non mi abbia contatto. Il rapporto è sempre stato ottimo e le porte dei mio ufficio sono sempre aperte”.

Mauro Baroncini