SANT’AMBROGIO, IL COMUNE RICICLONE Menzione speciale di Legambiente per la capacità di contenere la produzione di rifiuto secco, pari a oltre 50 chili pro capite. Ambrosi: “Uniti è meglio”

Menzione speciale “Cento di questi Consorzi” al Consorzio di Bacino Verona Due del Quadrilatero che posiziona ben 12 propri Comuni tra i veronesi premiati nella speciale classifica dei Comuni Ricicloni 2017 per la capacità di contenere la produzione di rifiuto secco. Non solo, nella provincia di Verona è proprio un Comune del Con­sorzio di Bacino Verona Due, Sant’Ambrogio di Valpolicella, ad ottenere la migliore prestazione nell’impegnativa categoria delle amministrazioni con più di 10.000 abitanti, registrando l’85,4% di raccolta differenziata, rispetto al 79,7% del 2016, e una produzione di rifiuto residuo secco pari a 50,3 kg. pro capite, contro i 73,2 del 2016. Un risultato straordinario, confrontato alla soglia massima fissata da Legambiente in 75 kg/abitante/anno di rifiuto secco indifferenziato (secco residuo e rifiuti ingombranti avviati allo smaltimento), che gli consente di registrare la 4^ posizione assoluta nella Provincia di Verona (ovvero considerando anche i risultati dei Comuni con meno di 10.000 abitanti). “Questi risultati sono realizzabili solo adottando una politica di gestione integrata dei rifiuti” – spiega il presidente del Consorzio di Bacino Verona Due, Luigi Mauro Visconti – “orientata a migliorare sempre l’efficienza e l’efficacia dei servizi prestati, investendo in innovazione tecnologica ed educazione delle nuove generazioni. L’obiettivo per noi è quello di passare il messaggio, ad addetti ai lavori, amministrazioni e cittadini grandi e piccoli, che i rifiuti sono una risorsa, non un problema”. “In Veneto siamo in buona compagnia ma a Verona siamo l’unico Consorzio con più di 100.000 abitanti, 392.385 abitanti serviti per l’esattezza, ad essere menzionato da Legambiente”, prosegue il direttore generale del Consorzio Thomas Pandian. Entusiasta il sindaco Roberto Albino Zorzi. Per il vice sindaco, Renzo Ambrosi c’è “la conferma che uniti è meglio: l’83% dei Comuni a bassa produzione di rifiuto indifferenziato fa parte di un consorzio”.