Sartor e quel maledetto “buco nero” “Quando si spengono le luci e diventi una persona normale, inizia la partita più dura”

Raffaele Tomelleri
Fa pensare, la storia amara di Gigi Sartor, arrestato per questioni di droga, ultima tappa di una “discesa” apparentemente senza freni. In carcere c’era già stato per questioni di scommesse, “…ma stavolta è più dura, stavolta sono colpevole”, ha detto. Sartor è stato anche a Verona, 2006-2007, ma era già cominciata la discesa. Senza freni. Come inghiottito da quel “buco nero”, che spesso inganna anche i big dello sport.
“Quando si spengono le luci della ribalta” dice sempre un grande del calcio gialloblù, “comincia il difficile, Perchè comincia la vita vera e tu, spesso, non sei preparato a “giocarla”. Giù le luci, cala il sipario, lo spettacolo è finito. “E spesso non siamo nè arte, nè parte”. A volte, il buco nero ti inghiotte anche prima che cali il sipario. L’ultimo, in ordine di tempo, è Tom Dumoulin, olandese, 30 anni, ha vinto anche un Giro d’Italia. “Basta, scendo dalla bici” ha detto due settimane fa. “Non mi diverto più”. Più o meno le stesse cose le aveva dette il tedesco Kittel, uno dei principi dello sprint, uno che vinceva molto, fino all’anno scorso. “Basta bici, la vita è altro”.
Perchè lo sport, spesso, ti assorbe, ti “centrifuga”. “Quando sei in pista – osserva Di Donna – campione olimpico veronese – non hai neanche tempo di pensare. Quando la giostra finisce, te ne rendi conto”. Lo ha detto persino Sofia Goggia, fuoriclasse dello sci azzurro, che ha vinto, qualche mese “il buco nero della depressione”. Più frequente di quanto si possa pensare. L’ha battuta anche un certo Buffon, anni fa. Non ce l’ha fatta, invece, un altro portiere, il tedesco Enke, titolare della Nazionale, gettatosi in tuffo sotto un treno poco prima dei mondiali 2006. E’ l’altra faccia della medaglia, che i campioni vedono solo quando voltano pagina. E magari si riscoprono soli. Come Di Bartolomei, grande capitano di una grande Roma. A lungo nel “buco nero” prima di farla finita con un colpo di pistola, il 30 maggio ‘94. Esattamente 10 anni dopo la finale di Coppa Campioni col Liverpool. Proprio quel giorno. Solo un caso?