Scienza contro la desertificazione Servono microrganismi e biostimolanti per poter preservere la salute del suolo

Consumo di suolo soprattutto a vocazione agricola (16 ettari al giorno nell’ultimo anno secondo l’Ispra), l’eccessivo sfruttamento dei terreni e i cambiamenti climatici, sono tra le cause della desertificazione. Per contribuire a contrastare questa situazione, restituire fertilità al suolo e migliorare la crescita e lo sviluppo delle piante, è importante in agricoltura preservare la salute del suolo, iniziando dall’applicazione di corrette pratiche agronomiche, dall’impiego di fertilizzanti organici e di soluzioni innovative, come i microrganismi e biostimolanti.
“La Giornata della desertificazione e della siccità è l’occasione per ricordare che è possibile invertire il degrado del suolo attraverso una maggiore attenzione all’acqua, all’ambiente e alla sostenibilità. L’utilizzo dei prodotti per l’agricoltura sostenibile aumenterà ulteriormente spinto anche dagli obiettivi per il 2030 della strategia Farm to Fork del Green Deal dell’Unione europea che prevede la riduzione del 50% dell’utilizzo di prodotti fitosanitari di sintesi, diminuzione di almeno il 50% delle perdite dei nutrienti apportati al suolo con un conseguente calo di almeno il 20% dell’uso di fertilizzanti e destinazione all’agricoltura biologica di almeno il 25% della superficie agricola”, evidenzia Luca Bonini, amministratore delegato di Hello Nature e presidente di Ebic, European Biostimulants Industry Council.