Sciopero dei lavoratori ATV, “L’azienda apra la trattativa” Chiesto un aumento del salario aziendale fermo dal 2013

Domenica 23 giugno i lavoratori di ATV hanno scioperato quattro ore per chiedere alla Direzione un aumento del salario aziendale, fermo dal lontano 2013. Alla protesta, indetta dalle segreterie Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e SLM Fast, ha aderito circa l’80% dei lavoratori, segno evidente che le rivendicazioni sindacali sono condivise dalla stragrande maggioranza dei dipendenti. D’altronde, si legge in una nota delle segreterie provinciali di FiltCgil-FitCisl-UilTrasporti, è oramai noto da tempo che i salari in ATV non sono certo faraonici, infatti se un neoassunto arriva a stento a percepire uno stipendio di circa 1150 € (millecentocinquanta) i lavoratori con più di 20 anni di servizio si attestano intorno ai 1450 € (millequattrocentocinquanta). Se poi si considera che i conducenti possono anche essere chiamati a rispondere economicamente dei sinistri causati durante il servizio (e con il traffico caotico di Verona le probabilità sono molto alte) si capisce perché negli ultimi mesi più di 20 (venti) autisti, molti dei quali neoassunti, hanno rassegnato le dimissioni e trovato un’occupazione migliore. Questa preoccupante riduzione di conducenti ha creato diversi problemi per la copertura del servizio invernale 2018/2019 e se la situazione non cambia sarà inevitabile che peggiorerà ulteriormente nei prossimi mesi, a meno che ATV non si decida ad aumentare alcune indennità aziendali, come ad esempio quelle indicate da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e SLM Fast nella piattaforma inviata ad aprile scorsa. In quella proposta le organizzazioni sindacali han­no chiesto che una parte degli utili di bilancio (consistenti negli ultimi anni) vengano utilizzati per ridurre a 6 anni (sei) il percorso per la maturazione piena delle indennità aziendali dei nuovi assunti (oggi impiegano 12 lunghissimi anni) e per riconoscere un’indennità per i turni più disagiati (che arrivano fino a 12 ore di impegno) che non consentono di consumare i pasti in orari decenti. Le segreterie provinciali si augurano che con Atv venga trovata una soluzione condivisa.