Se il Natale ci aiuta a tornare bambini Ritrovare certi rituali, semplici e veri, può allontanare e attenuare l’ombra dello stress

Per i piccoli “fortunati”, purtroppo non per tutti i bambini, il Natale è magia, mistero, fantasia, attesa… Tutti ingredienti, che crescendo e per molte ragioni di natura diversa, purtroppo da adulti tendiamo a smarrire. “Da grandi” inoltre, diventiamo sensibili ad alcuni stressor, più o meno significativi, che rischiano di appesantire e negativizzare questo periodo dell’anno.
Dallo stress relativo all’acquisto dei regali e alla relativa spesa economica, all’incontro “forzato” con parenti o conoscenti con i quali si hanno magari relazioni conflittuali, all’abitudine radicata di effettuare una sorta di bilancio di fine anno, in cui tiriamo le somme di quali obiettivi abbiamo realizzato e che spesso portano con se la sensazione di non aver fatto abbastanza. Le festività inoltre definiscono un momento di pausa dalla quotidianità, pertanto problemi e difficoltà fino a quel momento apparentemente gestiti o sommersi dai continui agiti “del fare”, vengono bruscamente a galla.
Ecco così il riemergere di frustrazioni e dolori per chi non è più con noi, per una relazione finita, per un sogno infranto… Provare a riscoprire la magia dei rituali natalizi e ritornare un po’ bambini, può aiutarci ad affrontare le festività con maggiore serenità e proteggerci da condizioni psicologiche negative, annoverate come Christmas Blues, Holiday blues o Depressione da feste. Condizioni (non codificate nelle classificazioni ufficiali) caratterizzate da flessione del tono dell’umore, da quote d’ansia e da stress psicofisico, che colpirebbero alcune persone durante le festività. Non esistono rituali o tradizioni da rispettare in modo tassativo, ma vi sono dei riti che possono comportare in chi li agisce diversi benefici psicologici.
Studi su campo dimostrano che azioni strutturate e ripetitive, che intervengono nelle tradizioni, possono agire come ammortizzatori per l’ansia, poiché rendono il nostro mondo un luogo conosciuto, più prevedibile e quindi più sicuro. Addobbare l’albero di Natale, preparare il Presepe, realizzare un pasto speciale (con una serie di cerimoniali dalla tavola apparecchiata con cura, alla scelta di un menu tradizionale), scegliere i doni (magari qualcosa di sentito, che faccia capire all’altro che è stato pensato) ne sono un esempio. In una vita spesso incerta e sospesa, la possibilità di ritrovarsi in una situazione conosciuta, con un ruolo definito e circondati dalle persone più care, può dare struttura, senso di stabilità e trasmettere sicurezza.

di Sara Rosa, psicologa e psicoterapeuta