“Se Putin usa armi nucleari, è la fine” Così i ministri degli Esteri dei G7 minacciano la Russia: “Pronti a ogni conseguenza”

“Qualsiasi uso da parte della Russia di un’arma nucleare o chimiche sarebbe inaccettabile e comporterebbe gravi conseguenze”.
Lo si legge nel comunicato dei ministri degli Esteri del G7.
Il G7 chiede la sospensione della Russia dal Consiglio dei diritti umani dell’Onu. Per approvare la sospensione della Russia dal Consiglio serve la maggioranza dei due terzi dei Paesi votanti (dei 193 membri delle Nazioni Unite): nella bozza di risoluzione – tra i co-sponsor c’è anche l’Italia – si chiede di “sospendere il diritto di Mosca di far parte” dell’organismo Onu esprimendo “grave preoccupazione per la crisi umanitaria e la crisi dei diritti umani in Ucraina, in particolare le notizie di violazioni e abusi del diritto internazionale umanitario da parte della Russia”.
Dall’invasione russa dell’Ucraina, il 24 febbraio, l’Assemblea Generale ha adottato due risoluzioni promosse dagli occidentali: la prima (che ha ottenuto 141 voti a favore) denuncia Mosca per l’aggressione, la seconda sulla situazione umanitaria (140 i sì).
DRAGHI E L’OLANDA. “Italia e Olanda sono unite nella vicinanza all’Ucraina, ai suoi cittadini e alle sue istituzioni, nei valori fondanti Ue e nel legame transatlantico”.
Così il premier Mario Draghi dopo l’incontro con il primo ministro Olandese Mark Rutte.”Ribadiamo la ferma condanna per le stragi di civili documentate in questi giorni, va fatta piena luce sui crimini di guerra, Mosca dovrà rendere conto di quanto accaduto”.
NUOVE SANZIONI. “La commissione Ue ha annunciato un nuovo pacchetto di sanzioni che l’Italia appoggia con convinzione, siamo pronti a nuovi passi anche sul fronte dell’energia insieme ai nostri partner. L’Ue deve mostrare convinzione e rapidità”, ha detto Draghi.
“Dobbiamo ritrovare lo stesso spirito” della pandemia “sulla politica energetica e economica. Servono soluzioni strutturali che limitino il prezzo dell’energia” a tutela di famiglie e imprese.
Sulle rinnovabili “dobbiamo fare un passo avanti, rendere queste autorizzazioni che stanno fermando le nuove installazioni possibili in tempi molto molto rapidi, credo che ci sia un buon consenso nel governo, è cosa che faremo nel prossimo consiglio dei ministri o il successivo”, ha spiegato Draghi.

“Non sono riuscito a convincerlo ma ha fatto un passo fondamentale: mi ha assicurato che non c’è nessuna” questione “di principio e si è detto disponibile ad esaminare tutte le ragioni e avere una discussione aperta”.
“Sanzioni indecenti? Di indecenti ci sono solo i massacri che vediamo tutti i giorni”, ha concluso Draghi.