Sguardi che raccontano tradizioni Due esempi significativi di neuromarketing sono le campagne visive di FAI e Vinitaly

Il sorriso, lo sguardo, le espressioni facciali sono potenti elementi di attrazione negli scambi sociali per la loro capacità di trasferire preziose informazioni sugli stati d’animo e trasmettere emozioni. Proprio in ragione di tale consapevolezza le indagini di neuromarketing suggeriscono di mettere al centro della strategia comunicativa le persone e i loro volti. Ne sono esempi significativi due importanti campagne promosse recentemente a Verona: le Giornate di primavera del FAI (Fondo Ambiente Italiano) e il Vinitaly, salone fieristico internazionale dei vini e dei distillati. Entrambe le esperienze, pur nella loro diversa specificità, profit e no profit, diffondono valori e visioni attraverso la rappresentazione di volti umani. “Le Giornate FAI sono un percorso di conoscenza e presa di coscienza” che rende possibile immergersi in luoghi di storia, arte e natura generalmente poco noti o difficilmente accessibili. Riproposte annualmente in primavera e in autunno, patrocinate da importanti organismi (quali Commissione Europea, Ministero della Cultura, Protezione Civile e Croce Rossa) queste iniziative sono considerate punti di forza di un’associazione che ha messo al centro della propria mission il patrimonio culturale e paesaggistico. Di anno in anno gli appuntamenti del FAI sono diventati l’emblema di una vocazione tutta italiana indirizzata a promuovere e condividere dei beni che, se non curati e valorizzati, potrebbero rimanere sconosciuti o, peggio ancora, abbandonati. Per l’edizione 2023 la delegazione di Verona ha scelto di focalizzare l’attenzione su alcuni tesori della nostra provincia: i luoghi di fede a Sommacampagna, la Villa Balladoro a Povegliano, la base sotterranea West Star di Affi, il Forte militare Wohlgemuth e il Parco Eolico a Rivoli. “Vinitaly”, invece, è un irrinunciabile appuntamento vitivinicolo giunto quest’anno alla sua cinquantacinquesima edizione. Organizzata in collaborazione con Banco BPM, Cattolica Assicurazioni e Banca UniCredit, la fiera è concepita come una vera e propria piattaforma di promozione internazionale del vino e dei distillati. L’obiettivo è selezionare il meglio del settore, educare al buon bere e sviluppare le relazioni tra chi produce, chi acquista, chi è portatore di un interesse nel settore. Per motivi diversi, ma ugualmente riconducibili alla volontà di diffondere una cultura che nel nostro territorio è diventata identitaria, le due realtà (l’associazione senza scopo di lucro e la fiera generatrice di interessi economici) si impegnano in campagne comunicative che pongono interrogativi e invitano a incontrarsi per scoprire e riscoprire un grande patrimonio e i simboli che lo caratterizzano. “Cosa si nasconde dietro quel portone?” è il quesito delle “Giornate FAI di primavera” proposto in modo molto incisivo da due visi che provano a guardare oltre la porta, alla ricerca di “luoghi speciali disseminati in ogni angolo della penisola e che rivelano una straordinaria ricchezza dove meno te lo aspetti”. “Chi sei?” chiede, invece, “Vinitaly” al suo pubblico cercando di intercettare, grazie ad alcuni volti nei quali rispecchiarsi, le realtà espositive, le aziende produttrici e le persone desiderose di intraprendere un viaggio sensoriale, alla scoperta di una delle eccellenze produttive italiane.

Chiara Antonioli