“Sindaco, lascia stare il Gay Pride”. La Lega spara contro Palazzo Barbieri Borchia e Zavarise: “Tommasi si occupi delle priorità di Verona come sicurezza e pulizia”

“Il sindaco Tommasi deve essere più attento ai problemi dei veronesi invece di dare priorità al Gay Pride che con Verona non c’entra nulla”. Spara ad alzo zero la Lega di Verona con l’eurodeputato Borchia e il consigliere comunale Zavarise contro il primo anno di amministrazione Tommasi.
“Aveva assicurato che sarebbe stato il sindaco di tutti ma così non è. Aveva assicurato che i quartieri e le periferie sarebbero state al centro dell’azione amministrativa ma così non è”.
Secondo la Lega “le priorità dei veronesi sono ben diverse da quelle del sindaco: sono la sicurezza, la viabilità, il decoro e la pulizia. Invece dopo un anno di amministrazione Tommasi la situazione in città è peggiorata”.
Zavarise prende in esame la Bra: “In piazza Bra non è possibile dormire sotto i portici o sulle panchine. Non si può tollerare il degrado e l’incuria in questo modo. C’è una grave lacuna in questa amministrazione: il controllo del territorio. Che non vuol dire gravare sempre sui vigili, ci sono tutte le forze dell’ordine a disposizione”.
E Borchia ha ricordato che “il sottosegretario Molteni ha messo a disposizione degli effettivi per la stagione estiva a Verona; la disponibilità del Governo c’è”. Dal centro alle periferie. “Nei quartieri le strade sono disastrate, le erbacce alte, i giardini tenuti male. Il Pride non c’entra nulla con i diritti civili ed è solo una carnevalata”, rincara Borchia “ma per il sindaco contano solo gli eventi di nicchia e che fanno moda e tendenza, ma non sono queste le priorità dei veronesi che sono preoccupati per la piega che sta prendendo questa amministrazione e il declino della città”.