Smog, serve un piano straordinario. Venerdì è prevista pioggia La richiesta parte dal presidente di Anci Veneto e sindaco di Treviso Mario Conte

Verona 29/01/2024 ambiente circolazione auto tubi scarico inquinamento, smog, ambiente Photo Giorgio Marchiori

La Pianura padana sta soffocando nella nebbia e nello smog, i livelli delle polveri sono da giorni oltre i 100 microgrammi per metro cubo quando la soglia di legge è di 50. L’allerta rossa coinvolge dieci città e tra queste c’è Verona. A quasi un mese dall’ultima precipitazione restano invariate fino a venerdì le condizioni meteorologiche sul territorio cittadino, da giorni attanagliato da una qualità dell’aria critica, che resta a livello allerta 2 – rosso, anche dall’ultimo bollettino Arpav di oggi sulle rilevazioni delle PM10. Pertanto fino a venerdì 9 compreso, giorno della sfilata dei carri di Carnevale, resta il divieto di circolazione anche per i veicoli commerciali diesel euro 5 dalle 8,30 alle 12.30. Per i diesel euro 5 privati il divieto è dalle 8.30 alle 18.30. Inoltre divieto per i veicoli a benzina fino a euro 2, i diesel commerciali fino a euro 4, i cilomotori euro 1.
Una situazione che dovrebbe tendenzialmente migliorare grazie all’arrivo, dalla giornata di venerdì, di una perturbazione atlantica, che sulla nostra regione porterà le prime precipitazioni e un’intensificazione dei venti, condizioni nettamente più favorevoli alla dispersione delle polveri sottili.
Di fronte alla gravità di questa situazione, ha preso l’iniziativa il presidente di Anci Veneto e sindaco di Treviso Mario Conte : «Ho chiesto al Ministro dell’Ambiente Picchetto Fratin un incontro urgente – spiega Conte – necessario mettere in campo un piano straordinario per la sostituzione delle caldaie e la riforestazione urbana per tutti i Comuni del Veneto che vivono questo problema. Inoltre, invito anche i colleghi delle altre Regioni della Pianura Padana a unirci per affrontare il problema».
Conte prosegue: «Ormai affrontiamo quotidianamente una vera e propria urgenza. Un’urgenza strutturale, che va affrontata a livello governativo e comunitario. Dal canto loro, i Comuni del Veneto come sempre virtuosi hanno introdotto autonomamente dei progetti atti a migliorare la qualità dell’ambiente e dell’aria – continua il sindaco di Treviso -. Questa è la direzione giusta da seguire, ma da soli i Comuni non possono fare miracoli. È necessario un intervento straordinario da parte del governo. Serve, ad esempio, una detassazione per gli investimenti ambientali da parte dei privati. Servono anche fondi straordinari per i piani di sostituzione delle caldaie obsolete, principali responsabili dell’inquinamento, e la riforestazione urbana, in tempi rapidi e con un sistema di erogazione agile ed efficiente. Anci Veneto su questo versante farà la sua parte. Faremo pressioni sul Governo affinché queste misure siano prese in tempi celeri e con adeguata copertura finanziaria”.
La conformazione della Pianura padana fa sì che il ricambio dell’aria sia minore che nel resto d’Europa. “Proprio per questo chiederemo un intervento urgente anche a Bruxelles, perché l’area padana è uno dei casi più critici, per le caratteristiche territoriali, l’alta densità abitativa e produttiva, e l’unica soluzione è un piano straordinario a tutti i livelli e dunque anche l’Europa deve fare la sua parte. Già lavorare sulle caldaie potrebbe senza dubbio giovare alle nostre popolazioni – chiude Conte – Ma non ci si può più nascondere: i Comuni, come detto, stanno facendo quanto possono con le risorse in loro possesso. Ora però serve un investimento dall’alto».

Aprire un confronto con il Governo. L’assessore all’Ambiente Ferrari sulla stessa linea di Conte: servono alternative

Una presa di posizione, quella del presidente Anci Mario Conte condivisa dall’assessore all’ambiente del Comune, Tommaso Ferrari.
“Siamo in linea con quanto detto dal sindaco di Treviso Mario Conte, e crediamo che si debba, come città e territori, aprire quanto prima un’interlocuzione con il Governo, perché servono soluzioni e soprattutto interventi straordinari. Al momento le città possono intervenire sui fattori emissivi legati al riscaldamento domestico e alla mobilità. In merito al riscaldamento domestico chiediamo ci siano una governance più definita, con regole e controlli, più chiari e certi in particolare sul riscaldamento da biomassa e riscaldamento a legna che, viste le condizioni attuali, dobbiamo certamente ridimensionare”.
“Per quanto riguarda gli impianti di riscaldamento, dobbiamo procedere al massimo verso l’elettrificazione -aggiunge Ferrari -. Noi a Verona da questo punto di vista, stiamo facendo la nostra parte con l’attuazione del piano di riqualificazione energetica degli edifici comunali. In questo adeguate scelte del Governo possono darci una mano forte per accelerare la transizione”.
“In merito alla mobilità, -prosegue l’assessore – dobbiamo offrire alternative efficaci ed efficienti ai cittadini per muoversi in città senza l’uso dell’auto privata. Anche da questo punto di vista, per quanto concerne il trasporto pubblico e ciclabilità, il Governo deve dare una mano ai Comuni. Con le sole nostre forze finanziarie non si riescono ad attuare in maniera così veloce tutte le misure che i Comuni stessi devono attuare”.

Perturbazione dal Nord Atlantico

Per limitare la produzione di PM10 serve l’impegno da parte di tutti. La cittadinanza è invitata a rispettare i divieti già in essere, e ad adottare stili di vita virtuosi e comportamenti rispettosi dell’ambiente al fine di contribuire al miglioramento della qualità dell’aria nella nostra città. Si consiglia, quindi, di utilizzare il meno possibile l’auto, preferendo i mezzi pubblici, di limitare gli spostamenti a quelli strettamente necessari e non tenere accesi i motori durante la sosta.
Per quanto riguarda le abitazioni, il consiglio è quello di ridurre gli orari di funzionamento degli impianti di riscaldamento. La temperatura degli edifici, classificati come residenza e assimilabili e degli edifici pubblici, deve essere mantenuta a 18° C. Resta consentita la circolazione, limitatamente al percorso più breve casa – lavoro, ai lavoratori, che per distanza od orari particolari di inizio e fino turno, non possono utilizzare i mezzi pubblici.
Solo i veicoli adibiti al trasporto merci alimentati a gasolio Euro 5 possono effettuare carico e scarico delle merci su tutto il territorio comunale nella fascia oraria dalle 8.30 alle 11. Nessuna limitazione alla circolazione nei tratti stradali. Tangenziale Est – da Via Valpantena all’altezza dello svincolo di Poiano fino al raccordo verso il casello autostradale di Verona Est e la vicina Tangenziale Sud.
Si conta sulle precipitazioni annunciate per il fine settimana con la perturbazione dal Nord Atlantico.