SOAVE: da oggi SI IMBOTTIGLIA SOLO IN ZONA Approvata la modifica del disciplinare riguardante la fase di confezionamento del vino doc per garantire i necessari controlli di certificazione e qualità

Il Soave potrà essere imbottigliato solo a Verona. Lo ha deciso all’unanimità il recente consiglio di amministrazione del Consor­zio di Tutela che ha formalmente avviato l’iter per la modifica del disciplinare di produzione. «Si tratta di una scelta importante – sottolinea il presidente del Con­sorzio Arturo Stocchetti – che segue un’altra decisione forte da parte della denominazione ovvero la riduzione delle rese per la vendemmia 2016. In base ai dati pubblicati di recente da Avepa l’obiettivo che il Consorzio si era posto si può ritenere acquisito. L’ultima vendemmia infatti porterà a certificazione non più di 400.000 ettolitri tra Soave e Soave Clas­sico, esattamente quanto imbottigliato nell’ultima stagione». A quasi 15 anni dalla più importante e strutturata mo­di­fica del disciplinare di produzione della DOC Soave il Con­sorzio nel 2016 ha attivato una indispensabile e profonda riflessione sugli obiettivi raggiunti e sulle prospettive immediate. Col 2016 si archivia un periodo di azione consortile molto intenso, partito con il riconoscimento della DOCG per il Soave Supe­riore e una importante modifica delle regole, fino ad avviare e ridefinire nuove attività consortili sul fronte della tutela, della ricerca e della promozione. Il Consor­zio, che opera ormai da sette anni in regime di Erga Omnes, ha sviluppato scelte strategiche per la salvaguardia dell’equilibrio della denominazione e nel corso del 2016 ha aumentato la sua rappresentatività con l’ingresso di nuovi soci. L’anno appena trascorso si chiude quindi positivamente per la denominazione: i dati provvisori vedono il Soave DOC vicino ai 40 milioni di bottiglie mentre per il Soave Classico sono stati superati i 10 milioni di bottiglie. Equilibrio produttivo, promozione spinta sui Paesi Terzi e tutela della DOC si confermano gli obiettivi a cui puntare per il 2017. «Dai 22.000 ettolitri del 2011  – conclude Stoc­chetti – siamo proiettati per il 2017 verso i 100.000 ettolitri: una dimensione importante per una denominazione che da sempre ha considerato la tutela e la tracciabilità un punto di riferimento».