SOAVE VERSUS, ECCELLENZA ENOLOGICA Una valorizzazione perseguita con ostinazione dal Consorzio di tutela Classico, Superiore e Recioto la fanno da padroni. Gli chef e le cook session

Grande successo per “Soave Versus”, il festival che da anni si propone quale collettore delle eccellenze della tavola scaligera con particolare attenzione al mondo delle osterie e valorizzatore della doc  perseguita per anni dal consorzio di tutela. E’ rimasta intatta l’anima caratterizzante della tre giorni: l’eccellenza enologica. Sono state oltre cinquanta le cantine presenti, molti i giovani produttori al debutto, centinaia le interpretazioni del Soave nelle differenti tipologie Classico, Superiore e Recioto. Un carnet di proposte all’interno del quale è stato possibile orientarsi al meglio col proprio “Personal Sommelier”: grazie alla fortunata iniziativa “Percorsi e Per sorsi”. L’evento si è concluso con la consegna del  Trofeo Nazionale Miglior Sommelier del Soave 2016, una iniziativa voluta per valorizzare la professione del Sommelier e ad incrementare la conoscenza e la divulgazione del vino Soave. Sono seguite fino a tarda sera le cook session con assaggio degli chef a partire da Matteo Girardi di Hakuna Matata Brewery con “Cucina Molecolare”, seguito da Eugenio J. C. Boer del ristorante Essenza (Milano); il veronese Giancarlo Perbellini ristorante Casa Perbellini e l’abbinamento cibo-vini a cura di Alessandro Scorsone, sommelier ufficiale di Palazzo Chigi, per concludere con Davide Di Rocco di Relais Villabella. Insomma, un’esperienza… gu­stosa coordinata dal Consorzio di Tutela, guidato dal suo presidente Arturo Stocchetti  e dal suo direttore Aldo Lorenzoni, in collaborazione con la Strada del Vino.