“Sogno l’Arena” – parla il tenore tedesco Jonas Kaufmann, uno dei cantanti più richiesti al mondo “Verona è unica. Non vedo l’ora”. I teatri che studiano i cartelloni delle nuove stagioni se lo contendono a peso d’oro. Lui racconta: “Vorrei vedere l’anfiteatro pieno, con tutte le fiammelle accese, uno spettacolo. Ho voglia di tornare a esibirmi in Italia”

Lo Jonas Kaufmann Gala E­­vent del 28 giugno avreb­be messo in scena la prima delle serate speciali dell’e­state areniana 2020. La no­tizia era stata annunciata lo scorso ottobre dallo stes­so te­nore tedesco, uno dei più contesi al mondo. Aveva confermato la sua presenza a Verona – e sarebbe stato il suo debutto in Arena – in oc­casione della conferenza stampa di presentazione del libro e dell’album “Wien”. La maledetta pandemia ha ro­vinato tutto. O meglio, ha rin­viato l’evento di un anno, come ha confermato Kauf­mann in un’intervista al Cor­riere della Sera. “Doveva es­sere quest’ estate” ha sot­tolineato “ma abbiamo de­ciso di rimandare al 17 ago­sto 2021. È una vita che so­gno di cantare in Arena e vor­rei fosse piena, vorrei vedere tutte le fiammelle illu­minate per me. Mi a­ve­vano chiesto un program­ma tutto wagne­riano” ha sot­to­lineato “ma non mi sen­to co­sì tede­sco. Wagner ci sarà, ma con Verdi e Puc­cini”. Kauf­mann, l’anno scorso du­rante la pre­sentazione del concerto, a­veva raccontato di essersi sempre chiesto “quale emo­zione possa tra­smetere can­tare davanti a quella folla im­mensa in quel luogo spe­ciale. L’occasione giusta fi­nal­mente è arrivata” aveva proseguito. Già, era arriva­ta. Ma arriverà, que­stione di tem­po. L’intervista al quo­ti­dia­no di via Solferino è a tutto tondo. Quando tor­nerà alla Scala Kauf­mann? “Col so­vrin­ten­dente Meyer ci siamo incontrati a Vienna. Ci sono progetti in corso, ne stiamo parlando. Ho molta voglia di tornare a Milano con un titolo italiano”. In merito alle voci di un suo ‘Otello’ alla Scala gi­rate tempo fa, chia­risce: “Pe­re­ira dev’es­ser­si confu­so, ha annunciato qual­cosa che non aveva in ta­sca”. Il primo impegno dal vivo? “A Napoli a fine luglio, il 28 e il 31. Nella scenografica e va­stissima piazza Plebi­sci­to, distanze di sicurezze ga­ran­tite per tutti. Canterò Aida in versione di concerto di­retta da Michele Mariotti, vo­ci fem­­minili Anna Pirozzi e Anita Rachveli­shvili. Un’i­de­a del sovrinten­dente Lis­sner per far ripartire l’ope­ra”. Riaperture solo all’aper­to. “Non necessaria­men­te. A set­­­tembre sarò al­l’Opera di Vienna con il Don Carlos ver­sione francese, e al castello di Schönbrunn con i Wiener. Un concerto per 100mila per­sone. Open air, ma comunque tante”.