Solori guarda alla provincia e amplia il bacino d’utenza L’ingresso nel capitale sociale è minimo: 500 euro per un’azione

Solori guarda ai Comuni della Provincia per ampliare il bacino di utenza e abbattere i costi della riscossione. L’amministratore unico della Società Locale di Riscossione, Marco Vantini ha presento il servizio di riscossione a 11 sindaci di altrettanti Comuni. Attilio Gastaldello, sindaco di San Giovanni Lupatoto, comune socio di Solori dal 2016 ha spiegato i vantaggi dell’adesione a Solori per la riscossione coattiva dei tributi.
“I punti di forza per un’amministrazione comunale ad avere rapporto con Solori sono più d’uno – ha spiegato Gastaldello ai sindaci, collegati on line – il Comune vi si affida per la riscossione della tari, le diverse entrate tributarie e le sanzioni al Codice della Strada. Le alternative per disporre di un servizio di questo tipo sono la gestione interna, l’affidamento a una società propria, detta in house, o ad un soggetto terzo come, ad esempio Equitalia. Il problema dei Comuni di piccole dimensioni per la gestione interna è evidente: tra la riduzione del personale e la necessità di disporre di personale in formazione continua per seguire gli aggiornamenti della complessa normativa sulla riscossione, riesce difficile far fronte alle esigenze di riscossione. L’affidamento ad un soggetto terzo come Equitalia o altre società private di riscossione prevede che il Comune si adegui alle tariffe imposte, in quanto di piccole dimensioni, non ha potere contrattuale. Con Solori, invece, il Comune entra nel capitale sociale: Solori è quindi a tutti gli effetti una società in-house con i vantaggi del caso. Il Comune usufruisce delle stesse condizioni del Comune di Verona, un comune capoluogo quindi condizioni da Comune di grandi dimensioni, convenienti dunque, e inoltre si ha un controllo diretto sulla gestione di Solori, poiché siamo soci”. Solori attualmente ha tra i propri soci i Comuni di Verona, Pescantina, San Giovanni Lupatoto, Valeggio sul Mincio, Cortina d’Ampezzo e da poco di Grezzana. “L’ingresso nel capitale sociale è minimo – ha concluso Marco VAntini, amministratore unico di Solori – è sufficiente una sola azione del valore nominale di 500 euro. Così facendo i Comuni possono contare su uno staff di 24 persone dedicate, formate per svolgere solo questo tipo di servizio, che realizzano quindi economie di scala e contengono i costi di riscossione. Più Comuni aderiranno a Solori e maggiore sarà l’efficienza raggiungibile con vantaggi per i soci e per i cittadini. Il nostro obiettivo è di creare una società di riscossione per tutti i Comuni della provincia di Verona. L’autonomia fiscale è un grande passo avanti verso l’autonomia delle amministrazioni, vuol dire farcela con le proprie forze”.
Vantini ha poi presentato ai sindaci lo Sportello Remoto, uno sportello che può essere ospitato in ogni piccolo ufficio, quindi è l’ideale per una gestione che presidia il territorio di tutti i Comuni aderenti a e garantisce un accesso completo ai servizi ed una migliorata tempistica dei servizi. Garantisce l’operatività al 100% con zero rischio covid, evita anche gli assembramenti grazie alla gestione automatica della fila. Lo Sportello Remoto permette, grazie al pannello di controllo di cui è dotato, di gestire ogni tipologia di richiesta del cliente in tempo reale. All’incontro hanno partecipato Alessandro Ceretta, sindaco di Arcole, Antonino Puliafito, sindaco di Angiari, Andrea Chiereghini, sindaco di S.Ambrogio di Valpolicella, Andrea Girardi, sindaco di Minerbe, Andrea Trivellato, sindaco di Castagnaro, Annalisa Tiberio, assessore di Villafranca di Verona, Mauro Cagali, assessore di Nogara, Gianfranco Gugole, assessore di Castelnuovo del Garda, Marco Franzoni, sindaco di Cerea, Arturo Alberti, sindaco di Grezzana e Gastaldello.