“Su le maniche, mi piacciono le sfide”. Nuovi protagonisti: dieci domande a… Stefano Bianchini “Nessuno nasce “imparato”, ce la metterò tutta per vincere anche questa partita”

1) Il primo pensiero dopo la nomina ad assessore?
Bella sfida, tiriamoci su le maniche.

2) Più soddisfatto per l’incarico o più preoccupato per quello che l’attende?
Entrambi. Sono abituato ad affrontare quello che la vita ti mette davanti a viso aperto. Nessuno è nato “imparato” e quindi ci si mette sempre sotto e avanti. Fino ad ora in tutte le cose che ho fatto mi è andata bene. Non mi fa paura anche se so che sarà molto impegnativo. Al termine del mandato tireremo le somme, anche se in 1 anno e mezzo c’è poco tempo.

3) I tre problemi più urgenti da affrontare?
“La fusione AGSM-AIM; FIERA, e AMIA. ; però se mi posso permettere, tutte le partecipate dalla più grande alla più piccola, hanno una valenza sociale alla quale va dedicato il giusto tempo.

4) Come giudichi la situazione politica in questo momento?
A livello nazionale, posso dire che se all’inizio potevo dare una giustificazione per quanto accaduto con la pandemia, adesso no. Qui si va a restrizioni, cosi a casaccio, senza un minimo di progettualità.
A livello locale, nonostante tutto quello che si legge , la maggioranza è solida, come in ogni famiglia qualche incomprensione ci può stare.

5) Credi che possa condizionare il tuo lavoro?
Mah , indubbiamente porterà via tanto del mio tempo, ma sono sempre riuscito a gestire i miei impegni lavorativi a quelli degli incarichi, e sono sempre dell’idea che volere è potere.

6) Gli avversari sostengono che Verona è immobile ?
Venendo dallo sport sono abituato a vedere al termine della competizione o del campionato. E sono sicuro che i risultati ci daranno ragione.

7) Il tuo percorso politico parte da…
Parte da molto lontano da destra , con una partecipazione mai in prima fila, ma sempre dietro. A me piace sempre organizzare, dirigere, difficile che mi si vede in prima fila. Poi ho deciso che forse era il mio turno e ci ho provato.

8) Il tuo politico di riferimento?
Pochi punti di riferimento , ma i veri poltici di una volta. Per me una persona unica era Nicola Pasetto, per troppo poco tempo.

9) Cosa pesi di portare in Amministrazione?
Darò tutto, soprattutto porterò le mie esperienze che sono da dirigente sportivo. Sicuramente cercherò sempre di trovare una soluzione attraverso il confronto.

10) La qualità migliore di un politico?
Lavorare per la comunità, lavorare per il bene comune.
Una cosa fondamentale per me per essere un bravo politico: rispettare sempre l’avversario, ma ahimè qui è una battaglia persa.

Presidente del volley veronese da quasi 20 anni

Età 59
Professione: Commerciante sul lago di Garda
Deleghe: servizi demografici e statistica; aziende ed enti partecipati e altre ancora
Sport preferito: Volley, ma seguo tutti gli sport in particolare il calcio , squadra del cuore nel volley, la nazionale italiana essendo un uomo di federazione da tantissimi anni, nel calcio l’Hellas (qui si tratta di fede).
Pregio: tenace ,
Difetto: troppo ruvido.
Curriculum: presidente della federazione Italiana pallavolo di Verona da quasi 20 anni. Ho organizzato 1 mondiale di volley maschile nel 2010 ( tensostruttura di fianco all’agsm forum , eseguita in occasione di quel mondiale con l’apporto fondamentale dell’allora assessore allo sport ed ora sindaco Federico Sboarina); 1 mondiale di volley femminile nel 2014; 15 eventi internazionali e nazionali di Volley a Verona; sono l’inventore ed organizzatore tutt’ora di SPORT EXPO , nato nel 2007, giunto quest’anno alla 14 edizione , unica manifestazione in Italia di sport giovanile dai 7 ai 14 anni, senza biglietto.
Sono stato Direttore della FONDAZIONE BENTEGODI dal 2008 al 2016.