Tommasi alza l’asticella della cultura E Nardella, sindaco di Firenze: “Bisogna riportare Verona nei radar italiano ed europeo”

“Quando mi chiedono della mia esperienza amministrativa, parto sempre ricordando un proverbio africano. Da soli si va più veloci, insieme si va più lontano. Serve, per amministrare bene una città, un sindaco che sia capace di guidare una squadra con visione, strategia, alzando lo sguardo verso un orizzonte più coraggioso”. Così ha esordito Dario Nardella, sindaco di Firenze. “Verona, spiace dirlo, è scomparsa dal radar italiano ed europeo negli ultimi anni. Bisogna essere capaci di coniugare tradizione e modernità, innovarsi per continuare ad essere contemporanei, coniugare più proposte che uniscono cultura e turismo, natura e cultura. Questo significa avere una visione trasversale della cultura. Solo con l’offerta turistica si crea la domanda. Voglio fare un esempio su tutti. Questa città ha uno dei monumenti più belli d’Italia. Parlo dell’Arena, ovviamente. Ogni anno, che tipo di programmazione viene fatta, attraverso l’Arena, per promuovere cultura e turismo in città? Questo luogo deve diventare il più ambito da tutti gli artisti internazionali. Non si può e non si deve abbassare la qualità dell’offerta degli eventi in Arena, a scapito della quantità. Nessuno in Italia ha un luogo così unico e magico, va rispettato e utilizzato seguendo logiche di alta qualità in termini di proposte culturali. Inoltre, è ormai evidente come in Italia sia redditizio puntare sull’organizzazione degli eventi sportivi. Rappresentano sempre una formidabile leva di trasformazione delle città! Basti a pensare com’è cambiata la città di Torino dopo aver ospitato le Olimpiadi invernali nel 2006, ma gli esempi in questo campo sono sempre più numerosi”.
“Noi di Rete! vogliamo dare a Verona un’altra veste rispetto a quello degli ultimi 15 anni – ha spiegato Tommasi – Bisogna alzare l’asticella, essere ambiziosi anche in quest’ambito, non ci si può più accontentare. Verona è una bellissima città, certo, ma negli ultimi anni si sono abbassate di molto le aspettative. Non si può continuare a vivere di rendita del balcone di Giulietta e dell’Arena, riteniamo che debba esserci una regia che guida la programmazione degli eventi, delle iniziative culturali e del ricettivo. E che debba essere condotta da persone competenti. Per questo abbiamo previsto di creare un unico assessorato che unisce Cultura e Turismo e che potrà far crescere la qualità dell’offerta turistica generale. Inoltre, dobbiamo essere più bravi a raccontare Verona e i suoi territori, ma per fare questo è necessario instaurare un dialogo costruttivo con i territori circostanti, fare rete con le amministrazioni del della provincia veronese”.