Tutelare l’interesse primario dei minori Dopo la sentenza di Padova sui figli di coppie omogenitoriali

Arriva da Padova una notizia importante: il Tribunale ha respinto i ricorsi della Procura che volevano cancellare una delle due mamme dai certificati di nascita dei loro figli e figlie.
Sono più di 30 tra bambini e bambine che rischiavano di perdere legalmente una delle due mamme, vedendosi garantire il diritto a vedersi riconosciuta la composizione delle proprie famiglie.
“Si tratta di una decisione che rimette al centro i bambini – sottolinea il sindaco Damiano Tommasi –. Ora ci auguriamo che intervenga il legislatore e che si arrivi ad una legge che garantisce uguali diritti a tutte le bambine e a tutti i bambini”.
“Il riconoscimento dei bambini e delle bambine delle famiglie arcobaleno è un atto di civiltà volto alla tutela dei minori – dichiara l’assessore alle Pari opportunità Jacopo Buffolo –. Un risultato importante in un momento in cui l’Italia e questo governo in particolare, hanno deciso di calpestare i loro diritti”.
“Accogliamo con estremo favore la sentenza del tribunale di Padova che si inserisce nel solco della sentenza del 2021 della Corte Costituzionale – ribadisce Annamaria Molino, capogruppo della Lista Damiano Tommasi – Le famiglie omogenitoriali sono una realtà accettata nella nostra società e l’assenza di una legge che regolamenti questi tipi di famiglia comporta da un lato, un vulnus nei diritti delle e dei minori e dall’altro ci lascia ormai sempre soli in Europa dove anche stati conservatori,come la Grecia , hanno introdotto i matrimoni egualitari e disciplinato le famiglie omogenitoriali”.
“La situazione a cui stiamo assistendo in Italia non è degna di un paese civile – dichiara la capogruppo di Traguardi Beatrice Verzè – e nell’attesa che questa ingiustizia venga sanata da una legge di buon senso, siamo felici di sapere che il tribunale di Padova ha respinto i ricorsi che volevano cancellare una delle due mamme dai certificati di nascita dei loro figli e figli”.
“Un passo avanti importante per le bambine e i bambini e per le loro mamme, oggi vince l’interesse primario del minore – precisa la consigliera comunale Pd Alessia Rotta –. Ora spero che il Parlamento prenda atto con urgenza che esiste un grave vuoto normativo e legiferi per tutelare queste famiglie. La sentenza conferma l’operato del sindaco Giordani”.
“Noi ci avevamo sempre creduto che la magistratura avrebbe fatto quello che ultimamente, purtroppo, è sempre più spesso chiamata a fare: riconoscere diritti, riempiendo vuoti normativi di una politica che non riesce a legiferare sui diritti civili, che poi sono diritti sociali – conclude la capogruppo di In comune per Verona Jessica Cugini.