Ugo Zannoni. Il viaggio tra le meraviglie della nostra città

SCOPERTURA STATUA DI DANTE Foto di Renzo Udali

Oggi vorrei scrivere di un artista che non molti conoscono, anche se la sua opera più importante è sotto gli occhi di tutti a Verona. (1836-1919) fu un grande scultore, collezionista e mecenate e di lui a Verona è stata fatta negli anni scorsi una bella mostra a cura di Francesca Rossi Direttrice dei Musei Civici.
La rassegna si concentrava sulla vicenda di uno dei maggiori scultori dell’Ottocento veronese, Ugo Zannoni appunto.
Nasce a Verona il 21 luglio 1836 da Antonio Giuseppe, artigiano della lavorazione del ferro, e Augusta Vanini, modista. Impara le prime tecniche nell’atelier veronese di Grazioso Spazzi, viene poi ammesso all’Accademia di Venezia come allievo di Luigi Ferrari, e qui ottiene diverse premiazioni per le sue capacità, infine all’Accademia di Brera. In questi anni giovanili si misura anche con la pittura, per poi dedicarsi solo alla scultura.
Nel 1865 vince il concorso per una delle sue opere più famose, la statua di Dante Alighieri, tuttora situata in piazza dei Signori a Verona, commissionatagli dall’Accademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona, in occasione del sesto centenario della nascita del poeta. Si trasferisce poi a Milano, dove apre uno studio, realizza delle statue per il Duomo ed ottiene un grande successo all’esposizione del 1872, con alcuni suoi lavori che finiranno esposti ed acquistati a New York e con numerose committenze che arriveranno anche dall’estero. Viene nominato cavaliere della corona.
Nel 1883 viene nominato consigliere dell’Accademia di Brera in sostituzione del defunto pittore Francesco Hayez.
Negli stessi anni continua a lavorare anche per la sua città natale, con il monumento ad Aleardo Aleardi, alcuni busti per la Protomoteca veronese e numerose tombe nel cimitero monumentale cittadino.
Verso la fine degli anni ’80 torna a vivere a Verona, dove, negli anni successivi, esegue altri lavori per il cimitero monumentale, per alcune chiese e dona alcune sue sculture alla Galleria d’Arte Moderna, aperta nel 1938 per volontà testamentaria di Achille Forti.
Alla sua morte nel 1919, seguono per sua volontà numerosi lasciti ad alcuni istituti artistici e religiosi cittadini.
Visse una lunga carriera tra Verona, Milano e Venezia, animata dall’impegno civile a favore della cultura e dei musei cittadini; donò ai Musei Civici veronesi la sua ricca collezione d’arte. Negli anni scorsi, come accennato, venne allestita una mostra a lui dedicata.
Nella raccolta delle circa duecento opere donate sono presenti artisti che Zannoni ha frequentato e altri animatori di ricerche scultoree e pittoriche significative. Tra i soggetti rappresentati spiccano generi figurativi del paesaggio e del ritratto.
La collezione Zannoni rappresenta uno spaccato significativo del mondo del collezionismo d’arte ottocentesco. Nella quarta sala della Galleria furono inoltre rievocati l’atelier dello scultore e la collezione dell’artista, tipica di una galleria privata dell’Ottocento. La fama dell’artista è legata soprattutto alla realizzazione della celebre statua di Dante Alighieri che, al centro di piazza dei Signori, rivolge lo sguardo ai palazzi Scaligeri dove Dante fu accolto da Cangrande della Scala.

Tiziano Brusco