Un libro che dà voce alla Lessinia Il volume di Nadia Massella racconta gli ultimi 20 mesi del 2° conflitto mondiale

“Chi, come me, è nato nel secondo dopoguerra per fortuna ha conosciuto un lungo periodo di pace. Non è stato così per i nostri genitori e i nostri antenati”. Inizia così, l’introduzione al libro “Lessinia 1943-1945” di Nadia Massella, insegnante in pensione e Consigliere dell’Associazione Amici del Museo Civico Etnografico di Bosco Chiesanuova, dove è nata e risiede, che verrà presentato in Sala Olimpica del Teatro Vittoria di Bosco Chiesanuova venerdì 2 dicembre alle ore 21. L’ingresso è libero e gratuito.
Tedeschi, fascisti, ministri della Repubblica di Salò, partigiani, sfollati, renitenti, ebrei, imboscati, spie, soldati inglesi, americani, russi, olandesi, austriaci, un pittore futurista, un capo della resistenza cecoslovacca tenuto prigioniero a Bosco, un disertore che non voleva andare in guerra perché: ”A mi quei là no i ma fato gnente e mi no vago mia a spararghe” e fatti straordinari come il trasferimento nella canonica di Erbezzo di numerosi manoscritti antichi della Biblioteca Capitolare di Verona che in questo modo furono salvati dal tremendo bombardamento del gennaio ‘45. Questo e molto altro, raccolto nel libro da Nadia Massella attraverso le testimonianze dei protagonisti o i racconti di nipoti e familiari, ricostruisce forse per la prima volta gli ultimi venti mesi del secondo conflitto mondiale nella Lessinia centro-occidentale attraverso gli occhi delle popolazioni locali. Una nuova prospettiva, che emerge con la forza dell’autenticità delle interviste, riproposte mantenendo anche le forme dialettali, senza filtri ideologici né giudizi da parte dell’autrice. Il libro della Massella da’ voce alle paure, ai drammi, alle ferite e alle fatiche delle genti della Lessinia in quel tragico periodo di guerra che oggi, a circa ottant’anni dalla liberazione del 25 aprile, restano indimenticabili per chi li ha vissuti, ma sono sedimentati nei ricordi e liberati dalle contraddizioni, perciò raccontabili, come spiega nella prefazione Vito Massalongo, Presidente dell’Associazione Culturale Curatorium Cimbricum Veronense.
Nella serata del 2 dicembre, sarà l’autrice Nadia Massella a condurre la serata con il racconto della lunga ricerca, iniziata negli anni ’90 e ripresa durante il lockdown, con particolare riferimento alle testimonianze raccolte e agli accadimenti riguardanti il paese di Bosco Chiesanuova. Senza la pretesa di esaurire il racconto dei fatti di quegli anni, bensì con l’intento di conservarne al memoria e se possibile alimentarla, come scrive l’autrice nella premessa che ha “lasciato delle pagine bianche nelle quali ognuno potrà scrivere la propria storia o quelle che ha sentito raccontare”. Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.