Una nuova sala alla Galleria Achille Forti L’esposizione inaugura la nuova sala della GAM tutta sull’arte contemporanea

La Galleria d’Arte Moderna Achille Forti ha inaugurato una nuova area espositiva con la mostra “Contemporaneo non-stop. Il respiro della natura”. Si tratta di un progetto che coinvolge opere d’Arte Contemporanea estremamente eterogenee. È allestito all’interno del mezzarino della GAM, presso il Palazzo della Ragione. Questo luogo ha avuto una seconda vita proprio per l’occasione. Infatti, prima fungeva da deposito dello stesso museo.
Tutti i pezzi esposti provengono dalla sezione contemporanea della GAM. Non ci sono prestiti esterni, anche per il periodo d’emergenza sanitaria che stiamo vivendo. Le opere presentano mezzi espressivi diversi e i più svariati materiali e tecniche artistiche. Nonostante siano molto differenti tra loro, tutte hanno un tema comune. Tema che si può evincere dal sottotolo stesso della mostra, ossia la natura.
Quello che risalta immediatamente in “Contemporaneo non-stop” è l’utilizzo di materiali estranei a quelli tipicamente usati per fare arte. Alcuni pezzi sono creati adoperando elementi presi dalla natura stessa, ad esempio rami, radici e foglie. Vengono incorporati addirittura nei dipinti stessi, come nel caso di “Sezione” (Enzo Fiore, 2005).
Inoltre, subito si nota che la mostra è studiata per coinvolgere particolarmente pure il senso dell’udito del visitatore. Ciò non avviene solo in “Passi” (Sara Rossi, 1998), l’opera video in esposizione. Accade anche in “Foresta di Fuoco” (Fabrizio Plessi, 2001). Questo pezzo si compone di una serie di teche in ferro contenenti delle parti di rami, fascine e tronchi d’albero. Ognuna di esse ha alla base uno schermo che proietta delle fiamme scoppiettanti. Il tutto è completato dal sonoro crepitio del fuoco.
Un ulteriore aspetto della mostra che salta all’occhio è il contrasto tra la modernità delle installazioni e una delle opere presenti. Quest’ultima è la già citata “Passi”, un filmato in cui si vede un castello di sabbia che viene progressivamente spazzato via dalle onde del mare. La struttura da cui viene riprodotto è una sorta di cubo bianco. Un cubo che ricorda un vecchio modello di televisore. Pure le immagini che si vedono sono a bassa risoluzione.
“Contemporaneo non-stop” è allestita in uno spazio in cui dominano i colori neutri. Predominanti sono i bianchi e i grigi. Tutto ciò riprende le tonalità principali delle opere esposte, spesso tendenti verso il bianco, grigio, nero e marrone. Perfino il video di “Passi” ha tale caratteristica, a causa della sua poca risoluzione.
L’unica eccezione in tutto questo è “Arborescenze” (Davide Maria Coltro, 2015). Qui, delle immagini di alberi, colorate ad effetto “neon”, scorrono costantemente su degli schermi neri. Gli alberi presentano tinte estremamente variegate. Quest’ultime, a volte, si discostano anche da quelli che sono i colori realmente presenti in natura.
“Contemporaneo non-stop” è stata curata da Patrizia Nuzzo, persona a capo della gestione della collezione d’Arte Moderna e Contemporanea della GAM. Rimarrà visitabile fino al 30 settembre 2021.

Giorgia Silvestri