Uno spaccato di vita tra forza e verità Questo il quadro delineato all’interno del libro “Come d’aria’’ della scrittrice Ada D’Adamo

Non possiamo non aprire il nostro consueto appuntamento con i suggerimenti alla buona lettura con il testo vincitore del Premio Strega 2023 che riserva ad Ada D’Adamo il podio con il suo COME D’ARIA, che racconta di una figlia, Daria, che comunica solo attraverso il suo sorriso per un destino segnato alla nascita da una mancata diagnosi preventiva e Ada, sua madre, una volta ballerina, che prossima ai cinquant’anni, scopre di essersi ammalata. In un crescendo di ricchezza di vita vissuta, tra quotidiani stenti, la rabbia, i segreti, e continui intrecci tra passato e presente, l’autrice regala uno straordinario spaccato narrativo di forza e verità, lasciandolo in testimone al lettore come un vero e proprio dono per un libro che nella sua verità tra la massima bellezza, fatta di dolore ma anche amore, che sa continuare a vivere anche dopo la morte dell’autrice.
Un libro da consigliare sotto l’ombrellone è senza alcun dubbio TRE CIOTOLE – Rituali per un anno di crisi a firma di Michela Murgia che ci regala un romanzo fatto di singole storie, dodici per l’esattezza, che si intrecciano tra loro, di cui i protagonisti sono in fase di cambiamento radicale della propria esistenza. Un esperimento letterario intrigante, frutto di uno stile mai banale, che ha reso grande Murgia, e che sa enfatizzare i personaggi facendoteli vivere addosso, pagina dopo pagina. Nei racconti ci sono tanti spunti di riflessione sull’importanza della vita, la malattia, i cambiamenti interiori e l’idea di accettare gli eventi che accadono con la consapevolezza che vanno comunque vissuti. Uno sguardo lucido sul mondo per un’autrice che combatte la sua malattia e mancherà tantissimo nel futuro che verrà.
Nota di interesse viene riservata al ritorno del Vicequestore Vaninia Guarrasi, grazie alla penna giallista di Cistina Cassar Scalia, che ci porta in Sicilia con il suo LA BANDA DEI CARUSI. Tutto parte da un brutale omicidio su cui deve indagare, quello di Thomas Ruscica, ritrovato cadavere una mattina di aprile sulla spiaggia della Playa di Catania, ammazzato da un colpo di rastrello alla testa. Thomas era uno dei «carusi» di don Rosario Limoli, parroco del difficile quartiere di San Cristoforo, che Vanina conosceva come ragazzo con una famiglia e un passato pesanti alle spalle. Una nuova intrigante indagine per l’amata vicequestore Guarrasi, abilmente creata da Cassar Scalia, che conferma il potere di saper coinvolgere il lettore grazie alle sue fascinazioni nelle descrizioni dei paesaggi, l’uso della lingua siciliana e avvenimenti sempre coinvolgenti e mai scontati. Chiudiamo con IL COGNOME DELLE DONNE di Aurora Tamigio, che attraverso la sua opera prima ci narra la storia di cinque donne appartenenti alla stessa famiglia, partendo da nonna Rosa, poi Selma, fino alle nipoti Marinella, Lavinia e Patrizia, in un arco temporale di 60 anni (1925-1983) e tutte segnate dal maltrattamento e la sottomissione da parte di figure maschili patriarcali e autoritarie. Incisiva e credibile nella stesura completa della trama, il libro si lascia leggere velocemente e lascia dentro un bel segno.