“Un’occasione unica, non buttiamola” Così Orietta Salemi, Italia Viva. E il Pd: "Mai visto il dossier, perchè noi esclusi?"

“Verona ha tutte le carte in regola per essere la capitale della cultura italiana nel 2022. Nel nordest la nostra città è l’unico capoluogo di provincia candidato e in Veneto se la gioca con Pieve di Soligo, in provincia di Treviso. Già nel 2017 sollecitavo la neonata giunta Sboarina sull’opportunità di candidare la nostra città a Capitale della cultura. Negli anni successivi ho proposto momenti pubblici di confronto, sostenendo la candidatura al bando nazionale e chiedendo anche l’impegno della Giunta regionale a questo scopo anche come prima firmataria di una mozione. La sfida riguarda prima di tutto l’amministrazione comunale che deve essere in grado di assumersi il ruolo di direttore in un’orchestrazione complessa e delicata che vuole attivare tante tra le migliori energie del territorio in un’opera corale. Si impongono marce forzate perché tutto si gioca su idee, rapidità ed efficienza dell’organizzazione ma l’occasione non deve essere sprecata già per la prima tappa che è la shortlist”. Così Orietta Salemi, consigliera regionale di Italia Viva.

“Tenendo conto dei ritardi endogeni, determinati dalle solite lentezze decisionali di una maggioranza sempre più sfilacciata, nonché quelli esogeni, dati soprattutto dalla crisi sanitaria, l’amministrazione ha avuto più di un anno di tempo per condividere anche con il consiglio comunale i contenuti della proposta da presentare al concorso Capitale della Cultura 2022”, sottolineano per il Pd il segretario cittadino Ugoli e i consiglieri comunali Vallani, La Paglia e Benini.
“Ma non l’ha fatto. In tutti questi mesi, malgrado le nostre richieste, non ha provveduto a convocare nemmeno una commissione consiliare.

Non dubitiamo che il dossier citato da Sboarina possa essere all’altezza del compito, ma non possiamo certo definirlo frutto di un lavoro condiviso. Meglio sarebbe dire frutto di un lavoro esternalizzato, appaltato e poi presentato alla città. Non siamo in grado nemmeno di dire in che misura tutti gli enti citati dal Sindaco siano stati fattivamente coinvolti o se siano stati soltanto interpellati. Il dato politico è che l’amministrazione si è cacciata in posizione di isolamento anche su una candidatura che aveva, e può continuare ad avere, il massimo sostegno da parte di tutte le forze politiche. Abbiamo sempre creduto, e continuiamo a crederlo, che questa sia una grande opportunità per la città.Siamo disposti a collaborare purchè ci sia da parte del Sindaco la volontà di coinvolgerci e non di escluderci, com’ stato finora”.

Traguardi: “Siamo qui pronti a collaborare”