Utero in affitto, Tommasi sotto tiro Fd’I e il Centrodestra chiedono al candidato del Centrosinistra di prendere posizione

Non ci sono solo i temi strettamente amministrativi a dividere i candidati, ma con l’avvicinarsi delle urne partono le polemiche sui cosiddetti temi sensibili. Stavolta a fare da detonatore c’è il tema del cosiddetto utero in affitto, che sta diventando una bandiera per il partito di Giorgia Meloni. E così la Destra che supporta la conferma del sindaco Sboarina cerca di tirare per la giacchetta Damiano Tommasi.
“In attesa, qualora si renderà disponibile, di confrontarci col candidato di centrosinistra Damiano Tommasi sulle questioni
amministrative quotidiane, già complicate per chi ha cominciato il percorso nelle circoscrizioni figuriamoci per chi non ci ha mai messo piede, sarebbe utile per i cittadini conoscere il suo pensiero su un tema fondamentale per i valori della nostra società: l’utero in affitto.
La Commissione Giustizia della Camera ha appena adottato il testo base
della legge che propone di perseguire la pratica come “reato universale”. Il testo è di Fratelli d’Italia. Pd e M5S, i partiti principali che sostengono la candidatura di Tommasi, hanno votato contro. Stefano Fassina, di Leu, è invece dalla parte di Fdi e di tutto il centrodestra, e l’ha certificato con una lettera pubblicata dal quotidiano Avvenire: “L’obiettivo”, ha detto Fassina, “è la protezione della donna, quasi sempre in condizioni di difficoltà economiche, dall’individualismo proprietario”. E però Emma Bonino, che con +Europa a sua volta sostiene Tommasi, ritiene “inutile vietare la maternità surrogata: è un atto di proibizionismo”, sostiene. Il mondo di sinistra va in ordine sparso, e i veronesi, su temi così importanti, hanno il diritto di conoscere la posizione dei candidati. Cosa ne pensa, dunque, Tommasi?’’. Così Maria Fiore Adami, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio comunale.
Secondo Filippo Grigolini, per “Verona al Centro’’, il silenzio di Damiano Tommasi su un tema così divisivo svela ancora una volta la “foglia dì fico che rappresenta una candidatura come la sua, che mai si espone sui (moltissimi) temi che a ogni brezza leggera rischiano di spaccare la sinistra a suo sostegno’’.
Anche Anna Grassi chiede che Tommasi batta un colpo. “Ha un suo pensiero o è in costante balìa dei suoi alleati? L’attuale amministrazione ha sempre dimostrato una coerenza valoriale. Sul tema della maternità surrogata il centrodestra e la Lega con Matteo Salvini hanno preso una posizione netta e non negoziabile. Ai proclami di ’25 novembre tutto l’anno’ rispondiamo concretamente con una proposta di legge di iniziativa popolare contro questo abominio, un business da 6 miliardi di euro all’anno. Ribadiamo fermamente che la maternità surrogata non è altro che una mercificazione della donna e riduce i bambini a oggetti da acquistare al supermercato”.
Per Rosario Russo, consigliere comunale di Battiti per Verona Domani, “temi
di tale importanza devono essere affrontati da chi si candida ad amministrare una città, e noi siamo disponibili a un confronto pacato su un piano prettamente laico nell’interesse dei cittadini che tra un mese e mezzo saranno chiamati a scegliere chi li rappresenterà per i prossimi 5 anni. Sarebbe un apprezzabile atto di trasparenza se Tommasi, in attesa di conoscere la sua visione amministrativa della città, si esprimesse sul tema, come ha fatto in questo mandato in modo univoco la maggioranza di Palazzo Barbieri’’.