Vannacci, Lega in rivolta. E c’è chi va via “La sua candidatura”, dice un ex, “è un regalo a Forza Italia”. Che infatti domani farà acquisti

GENERALE ROBERTO VANNACCI, AUTORE DEL BESTSELLER IL MONDO AL CONTRARIO

La candidatura alle Europee del generale Roberto Vannacci è il più grande regalo che Salvini poteva fare a Forza Italia. La riflessione, che arriva un leghista che non ha più voluto rinnovare la tessera (e sono tanti, mica uno solo), trova conferma in una serie di prese di posizione e di fatti che messi in fila uno dietro l’altro costruiscono un quadro politico molto chiaro: lo spostamento verso il partito berlusconiano di una ampia fetta di leghisti e non solo. I politici della prima repubblica, fossero democristiani o socialisti, quando dovevano compilare le liste dei candidati si ponevano prima di tutto la domanda vera: ma questo che mettiamo in lista quanti voti ha? E sono più i voti che porta o quelli che ci fa perdere?Ecco, la candidatura del generale che spara sentenze, rilancia le classi separate per i disabili e altre amenità del genere, evidentemente non ha passato questo primo esame.
E le reazioni sono arrivate a raffica: presente nelle liste di tutte le Circoscrizioni elettorali, capolista in Centro Italia, Vannacci i leghisti non lo voteranno. Lo hanno detto in tanti e di grande peso. Gian marco Centinaio, vicepresidente del Senato: “non lo voterò, la Lega non è di destra, mio padre venne picchiato dai fascisti”; il ministro Gian Carlo Giorgetti “Vannacci non è della Lega”, Roberto Ciambetti presidente del Consiglio regionale dle Veneto. “Non conosce la lega, voterò i veneti”; il presidente del Friuli Massimiliano Fedriga: “Voterò i friulani”, gli assessori regionali Roberto Marcato “Non rappresenta i nostri valori”, l’assessore Gian Paolo Bottacin: “Fatico a capire questa scelta” e l’assessore Federico Caner. “Macché valore aggiunto, non ci porterà nemmeno un voto”. Già ma il problema è che ne farà perdere alla Lega. Per la felicità degli alleati come Forza Italia che punta al sorpasso, peraltro già avvenuto in recenti elezioni regionali e amministrative.
Non solo, ma tr ai più critici nei confronti della scelta voluta dal segretario Salvini di candidare il generale ci sono proprio quegli assessori regionali della Giunta Zaia che da tempo vengono indicati come vicini al passaggio in Forza Italia Veneto che proprio l’ex leghista Flavio Tosi sta costruendo.

Leghisti veronesi in fuga. E Tosi apre nuovi circoli

Il modello di base è quello autonomista-federalista, recuperando quelle che erano le radici della Lega di Bossi.
Al punto da costituire, come ufficializzato nei giorni scorsi, la componente Forza Nord proprio all’interno di Forza Italia. Una dichiarazione ufficiale di concorrenza, che si accompagna a un radicamento sempre più forte sul territorio. Proprio venerdì scorso è stato costituito il nuovo circolo di Forza Italia di Bussolengo alla presenza del coordinatore provinciale Claudio Melotti, della vicecoordinatrice provinciale Paola Boscaini e del consigliere regionale Alberto Bozza. Boscaini, già nominata da Melotti coordinatrice di Bussolengo, ha dichiarato che ha ritenuto giusto dare un ruolo attivo ad altre persone, perciò coordinatori del circolo saranno il consigliere comunale di Bussolengo Carlo Maraia e Antonella Carà, i quali hanno spiegato la loro visione: “Focalizzarsi sul territorio, essere un partito presente tra i cittadini. Ringraziamo Paola Boscaini per la fiducia riposta”.
E Tosi ha sottolineato che “continua l’azione di radicamento di Forza Italia sul territorio”. Mantenendo fede alla promessa che Tosi fece a Berlusconi due anni fa: riorganizzare il partito in Veneto e aprire sedi nei Comuni. “Era la missione di Berlusconi e l’impegno che sta portando avanti con grande energia il segretario Tajani. Aprire nuovi circoli significa ampliare e far crescere ovunque la famiglia di Forza Italia. Ringrazio Paola Boscaini per l’impegno e la fede in Forza Italia, che lei rappresenta da sempre, e per la sua capacità di aver allargato il gruppo dirigente qui a Bussolengo” ha detto Tosi che ha parlato di Forza Italia come del “secondo partito del centrodestra”.
E per domani è previsto l’annuncio di nuovi arrivi in Forza Italia: saranno leghisti che scappano da Vannacci?
Dalle prime indiscrezioni raccolte dalla Cronaca di Verona si tratterebbe proprio di leghisti (uno o più di uno) ma veronesi che scendono dal Carroccio.