Variante 23 e il Corallo può rivivere Per il nuovo strumento urbanistico erano stati presentati oltre 1.500 emendamenti

La crescita della città può ripartire. Nel segno di uno sviluppo sostenibile che tiene conto delle reali esigenze del territorio e che prepara le basi per la Verona dei prossimi 20 anni. Dopo l’approvazione avvenuta giovedì sera con 22 voti favorevoli e 11 contrari in Consiglio comunale, la variante 23, nella versione rivista dall’Amministrazione, è a tutti gli effetti il nuovo strumento urbanistico cittadino. Dei 1535 emendamenti presentati ne sono stati dichiarati ammissibili dagli uffici circa 380. Di questi ne sono stati accolti dall’Amministrazione una settantina e respinti, in fase di votazione, 254. Un provvedimento atteso da anni e che dà risposta alle tante richieste di aziende, investitori ma anche privati, che avevano progetti e interventi bloccati e che ora potranno ripartire, per una crescita complessiva della città. Un esempio su tutti, l’ex cinema Corallo, in Quattro Spade, che dopo essere stato per decenni in stato di degrado e abbandono, può tornare a vivere, riqualificando una parte del centro storico. Nel complesso, la variante 23 si caratterizza per una maggiore tutela della città pubblica, dell’ambiente e del territorio collinare, ma anche per la salvaguardia di alcune aree cittadine, come Verona sud, penalizzate dalla presenza di troppi edifici commerciali, con ricadute a livello di traffico e inquinamento. Rilevante la diminuzione, rispetto alla versione avviata dalla precedente amministrazione, della diminuzione delle dimensioni commerciali e residenziali, per circa 50 mila metri quadrati. Ridotto anche il perimetro del centro urbano, del 16,86 per cento, per un’ulteriore limitazione alla costruzione di nuovi centri commerciali. Esclusi da tali opere anche il centro urbano di Cadidavid e parte della Bassona. In quest’ottica si inserisce anche la riduzione del 18 per cento della superficie agricola da utilizzare per nuove edificazioni. Viene cioè preservata una notevole percentuale di territorio, con la stima del consumo di SAU che passa da 784.405 mq della vecchia variante a 645.245 della nuova versione. Nel giorno successivo all’approvazione della variante 23, è stato il sindaco Federico Sboarina a fare il punto sul fronte urbanistico. Insieme a lui, in sala Arazzi, l’assessore alla Pia­nificazione urbanistica Ilaria Segala. Presenti anche i consiglieri di maggioranza Paola Bressan, Rosario Russo, Andrea Velardi, Matteo De Marzi, Nicolò Sesso e Andrea Bacciga.