Vengo anch’io? “Sì, tu sì…”. LA “PARTITA DI PALAZZO BARBIERI”. Verso Verona 2022 “Qua sembra una partita a tre, ma ci sono anch’io...”. Michele Croce, scherzando (ma non troppo...) interviene nella sfida verso Verona 2022. “Aspetto gli altri sui grandi temi della città. Sboarina, Tosi, Tommasi, ecco pregi e limiti. Al ballottaggio? Io e un altro...”

“Scusate se ci sono anch’io”… Michele Croce la mette sullo scherzo, ma ha, più che mai, intenzioni serie. “Certo, capisco che i riflettori siano su altri, ma non è solo una partita a tre…”.
Il quarto c’è già…
“Sono qua, l’ho detto e lo confermo. Voglio partecipare, perchè il mio senso civico mi spinge in campo per aiutare Verona a crescere, a migliorare. L’ho fatto 5 anni fa, lo rifaccio adesso”.
Obiettivi ?
“Io aspetto gli altri candidati sui temi veri della città. Non m’interessa tanto l’ordinaria amministrazione, quanto vedere che cosa propongono su Filobus, Traforo, Aeroporto, Fiera…O sulla prospettiva turistica della nostra città. Quale Verona vogliamo? Questa è la vera domanda alla quale dobbiamo rispondere”.
Quanto vale, oggi, la lista di Michele Croce?
“Cinque anni fa mi davano allo 0,5 per cento e poi sono arrivato al 5 per cento, dunque, le previsioni lasciano il tempo che trovano. Io mi metto in gioco, con me le liste che mi appoggiano, i Comitati, chi crede a una certa Verona diversa da quella che abbiamo visto in questi anni”.
E poi?
“E poi, andremo laddove ci sarà convergenza sui programmi. Certo, non credo ci sia possibilità di trovare convergenza con Sboarina. Non c’è stata in questi cinque anni, non penso che lu possa cambiare adesso”.
Senta, vediamo pregi e limiti dei tre candidati più forti…
“Comincio da Sboarina. Bene, l’aver creduto nel progetto del Central Park. E’ ancora un progetto, ma l’ha portato avanti. Male, la mancanza di scelte strategiche per la città, l’incapacità di decidere sulle cose fondamentali”.
Tosi?
“Bene la sua capacità di decidere, di fare. Flavio è un decisionista, l’ha dimostrato, sempre sul pezzo, dava l’idea di avere la città in pugno. Male, l’aver sbagliato, nel secondo mandato, certi compagni di viaggio. Spero che l’esperienza gli sia servita di lezione”.
E Tommasi?
“Bene la sua esperienza maturata nella scuola, l’aver creduto e dato profondità a un progetto molto bello, molto interessante. Male, il fatto di non avere esperienza. Come dare una macchina da guidare a uno senza la patente. Verona non può permettersi questo”.
Chi vede al ballottaggio?
“Michele Croce e uno degli altri tre”.