Verona crocevia della grande musica Dopo Martha Argerich, domani sera tocca a Yuja Wang, altro fenomeno mondiale

Verona crocevia del grande pianismo internazionale: a distanza di pochi giorni le due più grandi stelle del pianoforte Martha Argerich e Yuja Wang si incrociano sul palcoscenico del Teatro Filarmonico passandosi idealmente il testimone, nel segno di Shostakovich.
Due coincidenze straordinarie: sia Argerich che Wang suonano i Concerti di Shostakovich (Argerich ha suonato domenica il n. 1 e Wang suonerà domani il n. 2). La seconda: la carriera di Yuja Wang è iniziata proprio grazie ad un forfait di Argerich: era il 2007 e la pianista argentina diede forfait con al Boston Symphony Orchestra e fu sostituita proprio dalla giovanissima cinese, che ebbe uno straordinario successo.
. Il programma non è dei più consueti, affrontando stili ed epoche diverse. I brillanti musicisti della Mahler Chamber Orchestra, compagine fondata da Claudio Abbado, apriranno con la Sinfonia n. 31 “Hornsignal” di Haydn, poi dialogheranno con Wang nel Concerto n. 5 di J. S. Bach. Ridurranno le file per un capolavoro cameristico neoclassico di Stravinsky, l’Ottetto per fiati per concludere con il Concerto di Shostakovich, opera anch’essa antiromantica, agrodolce nei movimenti estremi, ma sorprendentemente lirica nell’Andante centrale, una delle più ispirate pagine del compositore russo.
CHI E’ YUJA WANG. Commenti entusiastici della critica e ovazioni del pubblico hanno sempre accompagnato la sfavillante carriera di Yuja Wang. La pianista originaria di Pechino, elogiata per le carismatiche abilità e l’accattivante presenza scenica, raggiunge sempre grandi traguardi tra recital, cicli di concerti ma anche ‘residenze’ ed estese tournée insieme ad alcuni dei più prestigiosi ensemble e direttori d’orchestra del mondo.
I momenti salienti della stagione passata includono l’Artist Spotlight al Barbican Center (2109- 2020), strutturato in quattro eventi diversi: la prima esibizione londinese del nuovo Concerto per pianoforte di John Adams intitolato Must the Devil Have All the Good Tunes? con la Los Angeles Philharmonic e Gustavo Dudamel, con repliche anche a Boston e New York; un recital con il violoncellista Gautier Capuçon e un secondo recital con il clarinettista Andreas Ottensamer.
Nell’autunno del 2019 Yuja Wang si è esibita in Cina con i Wiener Philharmoniker in concerti a Macao, Guangzhou, Shanghai e Wuhan. L’inizio del 2020 ha visto Yuja Wang e Gautier Capuçon di nuovo insieme per un tour di recital di undici date nelle sale europee più prestigiose, tra cui la Philharmonie de Paris e la Wiener Konzerthaus; di rilievo è poi l’esteso tour di recital solistici in rinomate sale da concerto in Nord America e Europa, tra cui la Carnegie Hall, la Davies Symphony Hall e il Concertgebouw, da febbraio ad aprile.
Yuja Wang è nata a Pechino in una famiglia di musicisti. Dopo gli studi di pianoforti svolti in Cina, ha approfondito la propria formazione in Canada e al Curtis Institute of Music di Filadelfia sotto la guida di Gary Grafman. Nel 2017 Yuja Wang è stata nominata ‘Musical America’s Artist of the Year.