“Verona fa acqua da tutte le parti !” Il PD attacca: polemiche dopo i nuovi allagamenti Sboarina e Mantovanelli: “Errori del passato, ora stiamo cercando di rimediare”

Acqua da tutte le parti. Un disastro, l’ennesimo, sembra quasi senza rimedio. Figurarsi le proteste, seguite dagli immancabili attacchi di natura politica.
Ha cominciato Michele Bertucco, Pd: “Il negazionismo climatico che permea la cultura del centrodestra ha raggiunto livelli di vera e propria parodia con le dichiarazioni del presidente di Acque Veronesi Roberto Mantovanelli, il quale, in conferenza stampa assieme al Sindaco Federico Sboarina che annuiva, ieri ha parlato di “eventi climatici unici” in relazione agli eventi meteorlogici intensi che si sono abbattuti sulla città sabato scorso e ieri, lunedì 8 Giugno, mettendo in ginocchio non soltanto il centro storico con Porta Borsari e Veronetta ma anche numerosi quartieri, a partire da Porto San Pancrazio. “Unico” avrebbe dovuto essere anche l’intervento sulle fognature di Porta Borsari portato a termine al suono delle fanfare un paio di anni fa dall’assessore Padovani ma che si sta rivelando perfettamente inutile alla prova dei fatti”
“E’ evidente – ha proseguito Bertucco – la necessità di adeguare alle mutate condizioni il sistema di gestione delle acque e delle fognature, facendo meno annunci e più fatti. Parlo, ad esempio, di una maggiore attenzione alla pulizia delle caditoie e al continuo monitoraggio delle reti, stabilendo magari un canale di comunicazione diretto con la popolazione che spesso segnala le disfunzioni”.

Piuttosto deciso anche l’intervento di Benini, Elisa La Paglia e Vallani, sempre del Pd. “Mai più Verona allagata”, “Porta Borsari ok ora tocca a Veronetta”, “Sboarina assicura: le immagini di Verona sott’acqua saranno soltanto un lontano ricordo”. Questi alcuni annunci che accompagnarono i lavori a Porta Borsari alla fine del 2018. Leggerli oggi, a distanza di un anno e mezzo e all’indomani di nuovi allagamenti sempre a Porta Borsari e Veronetta oltre che nei quartieri, suonano come una autentica beffa” hanno scritto i tre consiglieri Pd.

“Chiediamo al Sindaco di venire a riferire sulla congruità dei lavori svolti a Porta Borsari il cui difetto, ripresentatosi anche ieri in assenza di blackout di energia elettrica, sembrerebbe essere strutturale. ”.

“Da due anni – ha spiegato il sindaco – è in corso un ampio e complesso programma di interventi su tutta la rete fognaria cittadina, datata e da molto tempo priva di un’adeguata manutenzione. Si tratta di lavori complessi, con investimenti ingenti, mai messi in campo prima. Negli ultimi anni, purtroppo, sempre più spesso, ci troviamo ad affrontare fenomeni temporaleschi violenti, delle ‘bombe d’acqua’ che, in pochi minuti, mettono in crisi la struttura fognaria cittadina, con allagamenti in molte parti della città. Una situazione che impone un costante monitoraggio della rete fognaria ed opere in grado di accrescerne il sistema di raccolta e deflusso delle acque. Visti i recenti accadimenti, interverremo per potenziare sia i sistemi già in uso a Porta Borsari che gli impianti in fase di completamento a Veronetta”.
“Da due anni il Comune e Acque Veronesi – ha sottolineato a sua volta il presidente Mantovanelli – stanno portando avanti una battaglia mai affrontata prima per il risanamento dell’impianto fognario cittadino. Un impegno che, ad oggi, ha portato all’investimento di 300 mila euro per il primo intervento a Porta Borsari e di 2 milioni di euro per Veronetta. Cifre importanti, che dimostrano la volontà di intervenire al meglio per il risanamento di un ampia e complessa situazione di criticità. A Santo Stefano, dove sono già stati ultimati i lavori, rispetto al passato, con il nubifragio di sabato, non si sono verificati allagamenti. Per quanto riguarda Veronetta, invece, nel concludere il cantiere faremo le migliorie necessarie. Gli ulteriori 500 mila euro stanziati dalla Regione Veneto saranno utilizzati per migliorare ulteriormente la zona di Porta Borsari”.