Verona solidale va in aiuto di Cuba In campo sindacato, associazioni cooperative e studenti. Ecco i conti correnti necessari

Verona scende in campo per dare un aiuto a Cuba, che sta vivendo una drammatica crisi sanitaria ed economica. Scarseggiano i generi alimentari e soprattutto strumenti medici come ventilatori polmonari, saturimetri, monitor diagnostici, garze, guanti chirurgici, termometri, siringhe e altri ausili medici di fondamentale importanza in tempi di pandemia. Per questo associazioni, cooperative e studenti veronesi si stanno facendo promotori di una serie di iniziative per raccogliere fondi, farmaci e materiale sanitario da inviare al popolo cubano, sulla scorta di quello che sta avvenendo in tutto il Paese. A Verona, l’Associazione Amicizia Italia-Cuba e Cgil hanno lanciato una campagna di solidarietà per Cuba finalizzata all’acquisto e invio di materiali sanitari. L’iniziativa è stata presentata al Caffè Liston 12. Hanno dato il loro sostegno la Rete degli Studenti medi Verona, Cia-Agricoltori Italiani, Emmaus Italia, Emmaus Aselogna, Emmaus Villafranca, cooperativa La Mano 2 – Fattoria Margherita, cooperativa La Proletaria – Red Zone, cooperativa Pog – produttori olivicoli gardesani, Cospe Verona.
“A livello nazionale abbiamo aperto un conto corrente per sostenere il popolo cubano, che non esitò ad aiutare l’Italia lo scorso anno in piena pandemia” , ha sottolineato Floriano Zanoni, della segreteria Cgil.
“Vogliamo aiutare un Paese che ha centinaia di medici sparsi in tutto il mondo per dare una mano alle nazioni in difficoltà”, ha evidenziato Enzo Pescatori.
Lorenzo Baronti, rappresentante della Rete degli studenti medi, ha aggiunto: “Non possiamo pensare di vedere un Paese che ci ha prestato soccorso e che da più di cinquant’anni riesce a mantenere la sua indipendenza senza dare una mano.
Laura Ferrin, di Cia-Agricoltori Italiani Verona, ha annuito: “Anche noi partecipiamo a questa campagna di raccolta fondi con uno spirito di solidarietà nei confronti di un Paese, come Cuba, che versa in una situazione gravissima”.
Era presente il sindaco di Crema, Stefania Bonaldi, che ha ricordato come, allo scoppio della prima ondata pandemica, nel marzo 2020, i medici cubani diedero un aiuto fondamentale all’ospedale in grande affanno.