VERONAFIERE E L’ANNO DELLA SVOLTA Ricavi per 78,3 milioni e un fatturato aggregato del Gruppo che supera i 97 milioni

«È stato un anno di svolta per Veronafiere. La trasformazione in Spa, il piano industriale da 100 milioni di euro al 2020 che prevede investimenti in infrastrutture e nuovi servizi, tra cui l’innovazione digitale che cambierà radicalmente il modo di ‘fare fiera’, il chiaro sdoppiamento di Vinitaly con la parte business in quartiere e quella consumer in città con l’evento Vinitaly and the City, che sta diventando un format sempre più richiesto in Italia e all’estero, sono alcuni degli aspetti salienti di un anno che ha visto importanti risultati accompagnati da una altrettanto importante progettualità per il prossimo futuro». Il presidente Maurizio Danese ha commentato così i dati del bilancio della nuova Spa presentati all’assemblea dei soci. Nel dettaglio, la Capogruppo Veronafiere S.p.A. ha registrato ricavi per 78,3 milioni di euro, in aumento del 10% a parità di perimetro di manifestazioni in calendario rispetto ai 2014, anno maggiormente confrontabile in termini di manifestazioni presenti in calendario. L’EBITDA si attesta a 12,3 milioni di euro (+20% sul 2014, pari a 2,1 milioni di euro), con una significativa incidenza del 15,7% sui ricavi, e un risultato netto positivo per 1,1 milioni di euro. A livello di bilancio consolidato, che include oltre a Veronafiere Spa anche le società Piemmeti Spa, Veronafiere Servizi Spa, Tandem Communication, Veronafiere do Brasil e Medinit Srl, sono stati registrati risultati in crescita significativa in confronto ai due esercizi precedenti. I ricavi hanno raggiunto infatti gli 88 milioni di euro (+5,4% sul 2014 pari a un incremento di 4,5 milioni di euro).Il risultato netto è positivo per 2,6 milioni di euro.  Il fatturato aggregato del gruppo Veronafiere ha raggiunto i 97,2 milioni di euro (+5,4% sul 2014) e l’attività della Fiera di Verona ha generato un indotto superiore a 1,1 miliardi di euro. «Nel 2016 le principali rassegne made in Veronafiere segnano il record storico di fatturato e marginalità. Confermiamo il nostro ruolo di primi organizzatori in Italia, anche per visitatori esteri e metri quadri venduti ad espositori internazionali. Insieme alla crescita ed al presidio costante delle rassegne in Italia, stiamo attuando, anche attraverso la stretta collaborazione con il governo e ICE-Agenzia, una puntuale progettualità di sistema negli USA e in Cina. Ma guardiamo anche con grande attenzione al Brasile, dove operiamo con una nostra società, ed al Sud America, alla Russia, all’Iran e all’Africa», ha sottolineato  il direttore generale, Giovanni Mantovani.