Vino solidale con l’Azienda Ospedaliera La famiglia ha rimodulato il significato dell’anniversario all’insegna della condivisione

Nel 2020 le case vinicole veronesi che possono fregiarsi del titolo di “cantina centenaria” contano su un nuovo ingresso, quello del marchio storico Bennati di Cazzano di Tramigna, fondato all’indomani della Grande Guerra da Antonio Bennati, commerciante di vino conosciuto con il soprannome di “Toni Recioto”. Oggi i pronipoti di Antonio portano avanti un’azienda che produce più di 3 milioni di bottiglie all’anno ed esporta vini, anche di pregio, in ben 28 paesi nel mondo. Il momento della festa ha coinciso purtroppo con l’emergenza sanitaria del coronavirus, il che ha indotto la famiglia Bennati a rimodulare il significato del proprio anniversario, facendolo diventare una celebrazione all’insegna della solidarietà, della condivisione e della riconoscenza. “Per noi il 2020 doveva essere anno veramente speciale – così spiega Giorgio Bennati – un anno che abbiamo inaugurato con entusiasmo e per il quale ci siamo preparati investendo in un progetto di heritage marketing nato dalla collaborazione con lo studio di comunicazione 442 LAB di Verona. Avevamo anche in programma una serie di eventi, in occasione delle grandi fiere del settore, ProWein e Vinitaly. Invece è andata come sappiamo tutti. Una parte del progetto andrà avanti, ma per quanto riguarda gli eventi è ancora presto per dire cosa riusciremo a fare. Ma al di là dello sconcerto, e dello sconforto, questa crisi ci ha fatto ricordare che anche nostro nonno Annibale Bennati, guardando il mondo che andava alla rovina tra il ‘43 e il ’45, aiutava qui in paese chi aveva più bisogno pensando a quello che si sarebbe potuto fare dopo. Come imprenditori, che hanno ereditato questa tradizione di solidarietà, ci siamo detti che non potevamo restare alla finestra, occupati solo a calcolare i danni, e che il nostro anniversario l’avremmo celebrato facendo qualcosa con un impatto positivo sul sociale e sul territorio”. Da questa riflessione, condivisa e supportata dai professionisti di 442 LAB, è partita l’idea di mettere in commercio una nuova etichetta di Rosso Veronese IGT e di devolverne tutto il margine di guadagno all’Azienda Ospedaliera di Verona. Al progetto, oltre allo studio 442 Lab che ha realizzato pro bono l’etichetta e la comunicazione, hanno aderito a titolo gratuito anche la tipolitografia Boschetti di San Bonifacio, con la stampa delle etichette, e la società Colombo 3000 di Villafranca, con la pagina del sito aziendale. Il progetto ha già incontrato il sostegno di tutti i supermercati del Gruppo Maxi Di (Famila e IperFamila), delle insegne del Gruppo Rossetto, dell’Iper “La Grande I” di Verona, dell’IperOrvea di Affi, i quali hanno dato la propria disponibilità a mettere a scaffale il vino entro la fine di aprile. La scelta di destinare tutto l’utile della vendita del Rosso Veronese Bennati all’Azienda Ospedaliera di Verona, in segno di riconoscenza verso i sanitari impegnati nella lotta contro il COVID-19, nasce dall’incontro con Daniela Ballarini presidente dell’Associazione EWMD-Verona, che dal 26 marzo porta avanti con le sue collaboratrici una raccolta fondi certificata con il fine appunto di effettuare una donazione a sostegno dei reparti di terapie intensive. L’associazione (che sta per European Women’s Management Development) ha messo a disposizione di tutti i veronesi che vogliano aderire un conto corrente dedicato (IBAN IT05A0848111700000000800744 causale “Raccolta EWMD-Verona rivolta a AOUI-Verona). Le donazioni effettuate beneficeranno ovviamente delle agevolazioni fiscali previste per le erogazioni liberali effettuate da privati e aziende (per contattare l’Associazione scrivere a: ewmdverona@gmail.com).