Volargne. “Segni DiVini’’: il territorio da assaporare Un’esposizione di arte internazionale del “Bosco dei Poeti”. A cura di Lorenzo Menguzzato

A Volargne una nuova esposizione di arte internazionale del “Bosco dei Poeti”
Nel segno ricorrente del Convivio che unisce metaforicamente vivande (opere d’arte) e pane (schede di commento ad ogni artista) si inaugura venerdì 30 luglio (alle ore 18) presso Villa del Bene di Volargne, l’esposizione “Segni DiVINI: 38 artisti internazionali e il territorio da assaporare”. L’evento, curato da Lorenzo Menguzzato (in arte Lome), è organizzato dall’Associazione “Il Bosco dei Poeti”, in continuazione con un’altra esposizione di grafiche d’arte (“Tessere: 43 artisti e il mondo del tessuto tra storia, arte e costume”, legate al tema del filo e della tessitura) proposta di recente nella stessa Villa. La mostra spazia dal moderno al contemporaneo e dal figurativo all’astratto: le opere saranno corredate da delle brevi schede per ogni artista così da permettere allo spettatore non solo di conoscere una sintesi delle biografie degli autori esposti ma anche di poter collocare le opere in un contesto storico e critico preciso. La mostra è a cura dell’Associazione “Bosco dei Poeti” (bosco situato in località Vergnana-Dolcè, Km 328 S.S Brennero, sul confine tra la Provincia di Trento e quella di Verona).
L’Associazione ha tre sedi ed è operativa sia in Trentino che in Veneto con incursioni nel resto d’ Italia e all’estero e si rende disponibile a Comuni, istituzioni e scuole nella costruzione di mostre, eventi, percorsi di formazione ed educazione artistica ed ambientale. La sede principale si trova a Dolcè e affianca un Centro Visitatori a Peri (VR) e un Atelier per artisti a Castello Tesino. Nelle sale di Villa del Bene saranno esposte opere di trentotto artisti: Joseph Beuys, Salvador Dalì, Man Ray, Emilio Vedova, A.R Penck, Giuseppe Chiari, Christo e Jean Claude, Mario Schifano, Roger Fritz, Hans Richter, Jakob de Chirico, Arrigo Lora Totino, Carlo Belli, Giulio Turcato, Ernesto Treccani, Renzo Vespignani, Luigi Veronesi, Aldo Schmid, Ennio Finzi, Luc Fierens, Carla Accardi, Gianni Dova, Piero Dorazio, Mattia Moreni, Romano Conversano, Orfeo Tamburi, Chan Kwan Van, Remo Wolf, Ben Vautier, Lome, Riccardo Licata, Vanni Viviani, Kiddy Citny, Franco Gentilini, Roberto Crippa, Maurice Henry, Sergio Dangelo. Unendo in questo modo un valore aggiunto alla visita della Villa stessa, posta sul tragitto fra la Val d’Adige e la via Tridentina che univa Verona con il Tirolo, quasi uno spartiacque fra più mondi: quello nordico, quello veneto-veneziano, quello della pianura padana.
Situata sull’antica via romana Claudia Augusta poi Tridentina e a pochi passi dalla via dell’Adige, la Villa, modificata dapprima nel Quattrocento con l’aggiunta del portico e della loggia, e poi nel Cinquecento (con un magnifico portale attribuito all’architetto- urbanista Michele Sanmicheli), avrà nella seconda metà del 1700, con Benedetto Del Bene, gli ultimi interventi che le daranno l’attuale assetto. Gli affreschi vengono invece attribuiti a Domenico Riccio (detto il Brusasorzi, di impianto manierista) e ai fratelli Giovan Francesco e Giovanni Caroto (tutti e tre veronesi).