Zago ritrova la strada di casa: “Qui ho già vinto, voglio il bis Verona, possiamo ripeterci” “La squadra è un giusto mix tra giovani e giocatori esperti”

Mattia Zago torna a casa. La terza linea classe ’97, è cresciuta nel padovano tra il Roccia Rubano Rugby e il Petrarca Padova e, finita la trafila delle giovanili, è approdato per la prima volta a Verona dove è stato tra i fautori della vittoria del campionato di Serie A e la conseguente promozione in Top12.
“Ho giocato qui per tre anni, i miei primi anni in squadre seniores, giocando sia in Serie A che in Top 12 fino alla finale salvezza persa proprio a casa mia a Padova.” racconta Zago “Sono andato a Mogliano per due stagioni dove ho potuto giocare nel massimo campionato non trovando però lo spazio che avrei voluto”.
Quello che torna ora a Verona è uno Zago maturo che ha fatto esperienza in Top10 ed ora è
pronto a metterla al servizio del FirstXV veronese. “Sono tornato per cercare di ripetere ciò che è successo 3 anni fa, che forse è stato il mio anno migliore, avevamo una squadra con un buon mix tra giovani e vecchi.” continua la terza linea. “Vorrei dar l’esempio come quelli più grandi hanno fatto con me in passato qui a Verona. È importante che i giovani abbiano uno stimolo ed un esempio da uno che ha avuto esperienza in altre realtà specialmente la domenica quando siamo noi a scendere in campo e solo i compagni
possono aiutarti.”
Zago conosce già molto della sua nuova squadra: “Mauro Mariani è stato mio compagno di squadra prima di tutto, abbiamo vinto insieme la Serie A e c’è un rapporto di amicizia profonda. Zane Ansell mi aveva allenato già a Petrarca in Under18 prima di arrivare qui a Verona e Greg Sinclair mi sembra un allenatore molto competente come Skills Coach. Filippo Nason, come giusto che sia, ti fa sudare tanto ma non vedo l’ora finisca la pre-season per tornare in campo.”
“La squadra è un giusto mix, ci sono ragazzi che arrivano dall’Accademiae un buon gruppo di giocatori più esperti. C’è da lavorare tanto ma può essere un mix vincente, esperienza e freschezza, in fondo loro non sono mai stanchi…”