“Spero che il governo ripensi ad alcune misure del dpcm. E’ una battaglia di civiltà. Spero che ci ripensino, che l’esecutivo si ravveda, è ancora possibile, il tempo c’è, e poi a Natale siamo tutti più buoni”. Così il governatore del Veneto Luca Zaia durante la conferenza stampa odierna. “Il divieto di spostamento fuori dal comune di residenza il 25, 26 dicembre e 1 gennaio”, ha proseguito, “anche se è necessario pensare a restrizioni, dal punto di vista sanitario ed epidemiologico non ha una ragione scientifica sostenibile. Dopo di me anche il Comitato tecnico scientifico ha detto la stessa cosa. Chiudere un piccolo comune di qualche centinaio di abitanti infatti non è la stessa cosa che chiudere un comune con milioni di abitanti come Roma. Questa norma”, ha tuonato Zaia, “è una bestialità scientifica. Ve lo dice uno che ha introdotto in Veneto restrizioni che nessun altro ha fatto in Italia, pur essendo in zona gialla”. Il governatore ha proseguito: “Spero in una nuova riunione tra regioni e governo per rivedere la misure del divieto di spostamento. E’ chiaro che deve essere una soluzione giuridica. Capita di sbagliare ed è giusto rimediare.
“Il comitato tecnico scientifico, che ovviamente è il faro scientifico nella vicenda del Covid, se dice che la misura è sbagliata, fossi al posto del governo ne prenderei atto e modificherei la norma, non credo sia un’onta ammettere di aver sbagliato e rimediare. E’ capitato anche a me con alcuni provvedimenti, e il giorno dopo abbiamo presentato le modifiche”. Capitolo turismo. “Qui”, ha sottolineato il governatore, “si parla solo dello sci, ma la montagna sta vivendo una vera e propria tragedia: qui stiamo parlando della sopravvivenza di intere comunità montane. Spero che arrivino presto i ristori, perché lassù sono messi davvero male”. Anche in merito al rientro a scuola Zaia ha le idee piuttosto chiare: “Stiamo perfezionando la riapertura. La vicepresidente Elisa De Berti e l’assessore Elena Donazzan ci stanno lavorando assieme all’Ufficio scolastico regionale, così eviteremo al prefetto di fare più tavoli, gli porteremo già un piano che sarà pronto nei primi giorni della prossima settimana”. In giornata è attesa la decisione del governo sul cambio di fasce. “Oggi ci sarà il verdetto del Cts, tutti i nostri parametri sono all’interno dei limiti previsti della zona gialla perché una minima sforatura delle terapie intensive che sono al 30,8 pc, rispetto al limite del 30 pc. Ma l’indice Rt è sceso, quindi siamo sereni”. Nel pomeriggio, ad Affariitaliani.it, il sottosegretario alla Salute, Sandra Zampa, ha risposto all’esortazione di Zaia: “Il governo e il ministero della Salute si sono assunti la responsabilità di emanare un provvedimento che mette al primo posto la tutela della salute dei cittadini. Questo rigore costa fatica e certamente non è stato facile da assumere. Il Dpcm non sarà messo in discussione: la salute degli italiani viene prima di ogni altra ragione”. Il clima tra governo e Regioni è bollente. I governatori sono sul piede di guerra.