ZAIA: “NOI SIAMO IL VERO CENTRODESTRA” Il presidente della Regione ha sottolineato che il Veneto non sarebbe tale senza Verona. “Da tanti anni godiamo di un consenso a piene mani”

Luca Zaia, il “volto buono” e pragmatico del del Carroccio è tornato a Verona ieri pomeriggio al Caffè Mazzanti in Piazza Erbe per sostenere, dopo che lo aveva fatto in pompa magna durante il Vinitaly, la candidatura di Federico Sboarina, per il centrodestra non tosiano. “Siamo quelli che stanno governando la Regione da sette anni”, ha detto il presidente, “che abbiamo avuto un consenso a mani piene nel 2015 e che gli ultimi sondaggi dicono essere ancora aumentato. Abbiamo fatto tanto e vogliamo fare ancora tanto. Il feeling con la Regione? Sono qua ho fatto il lancio di Sboarina al Vinitaly, Ci siamo, Verona è una città stupenda a cui noi teniamo. E il Veneto non sarebbe il Veneto senza Verona”. Il presidente Zaia teme però l’astensionismo: “Ci sono cittadini demoralizzati”, ha aggiunto, “che magari hanno la tentazione di gettare la spugna. Il mio appello è di andare a votare, ci deve essere un plebiscito in maniera tale che i veronesi si esprimano fino in fondo”. L’ultima battuta sulla voglia della città di cambiare: “La voglia di cambiamento è palpabile, si sente; si vede negli appuntamenti di Federico che sono sempre molto partecipati. C’è voglia di votarlo, di sostenerlo e di sostenere la squadra della Lega”. All’appuntamento era presente anche l’onorevole Lorenzo Fontana, capolista della Lega Nord, che oggi alla “Botteghetta” di via Leoncino, alle 15.30 tiene il suo ultimo appuntamento della campagna elettorale. Fontana traccerà un bilancio della campagna e illustrerà alcune iniziative per una politica a favore dei negozi, contro l’omologazione dei centri commerciali. A margine della conferenza sarà anche lanciata l’iniziativa a livello nazionale dell’associazione culturale Reazione Identitaria, che appoggia Lorenzo Fonta­na, di una raccolta firme contro lo ius soli. A lanciare l’iniziativa sarà il presidente dell’associazione Nicolò Zavarise. “Da mesi”, ha detto Fontana, riferendosi alla situazione nazionale, “riteniamo che le elezioni, dopo la caduta del governo Renzi e il fallimento del suo progetto politico, siano una necessità fondamentale. Abbiamo aspettato anche troppo. E’ ora di dare la parola agli elettori”.