Zigogol si scatena e stende l’Atalanta Era la stagione in B per la retrocessione a tavolino: gialloblù poi in A con lo spareggio

I gialloblù tornano sul campo di Bergamo dove il 12 maggio 1985 misero il sigillo finale a quel fantastico e indimenticabile scudetto. Lo stadio nerazzurro, però, fu teatro anche della partita d’esordio della stagione 1974/75. In quel campionato l’Hellas si ritrovò in serie B per la famosa telefonata di Saverio Garonzi, fatta alla vigilia di un Verona-Napoli, all’attaccante brasiliano Sergio “Gringo” Clerici, allora in forza alla formazione partenopea ma con un passato in riva all’Adige. Fu sicuramente una condanna ingiusta, anche per come maturò, tuttavia Garonzi non si perse d’animo e promise alla tifoseria un pronto ritorno nella massima serie.
Il primo atto di quello che si sarebbe rivelato un campionato assai sofferto, andò in scena proprio contro l’Atalanta di Heriberto Herrera. I gialloblù, guidati da Giancarlo Cadè, si presentarono al via forti dell’esperienza di giocatori del calibro di Sirena, Domenghini e Maddè, alla quale si aggiungeva l’estro dell’accoppiata Luppi- Zigoni. In più due giovani di belle speranze come Sergio Taddei e Angiolino Gasparini che a fine stagione, dopo uno strepitoso campionato, sarebbe finito all’Inter. Curiosa, invece, è la storia di Taddei, che arrivato dal Novara per giocarsi le sue chances in Serie A, si ritrovò suo malgrado a giocare ancora in cadetteria.
Si dice che chi ben comincia è a metà dell’opera e quell’anno fu cosi anche per la formazione gialloblù. Prima di cadere a Brescia alla nona giornata, infatti, la squadra inanellò sei vittorie nelle prime otto gare. Il primo mattone di quell’importante striscia positiva venne posto proprio contro i nerazzurri bergamaschi. A dir la verità la partita non iniziò nel modo migliore. Dopo nemmeno nove minuti di gioco, infatti, l’undici di Cadè si ritrovò sotto di un gol a causa della rete messa a segno da Rizzati. Nella ripresa, però, ci pensò Gianfranco Zigoni. L’indimenticato Zigo-gol mise subito la sua indelebile firma con una fantastica doppietta. Al 51esimo, appena iniziata la ripresa, riportò in parità il punteggio e nove minuti dopo – al 60esimo – realizzò la rete della vittoria.
Quel campionato, poi, come tanti tifosi di vecchia data ricordano, si rivelò nel suo prosieguo tutt’altro che semplice. Il rocambolesco rapimento del quale fu vittima Saverio Garonzi nel febbraio del ’75, ebbe riflessi negativi anche sulla squadra che al giro di boa accusò un brusco rallentamento. Le tre sconfitte in quattro gare costarono la panchina a Cadè, sostituito dal Luigi Mascalaito. Tuttavia, l’ex difensore gialloblù, che fino all’anno prima era stato compagno di molti giocatori di quella squadra, seppe abilmente riprendere in mano le redini e condusse l’Hellas a conquistare una fantastica promozione nella coda dello spareggio di Terni. Anche quella volta Saverio Garonzi era riuscito a mantenere la promessa fatta.

Enrico Brigi