Autonomia all’arrabbiata. Fa discutere la riforma avanzata dal ministro leghista Calderoli A 5 anni dal referendum veneto torna in discussione la legge quadro che deve definire la cornice per le intese tra il Governo e le singole Regioni. In gioco per il presidente Zaia c’è un elenco di 23 materie a partire dall’Istruzione. E il Sud insorge

ROBERTO CALDEROLI

Oggi, a Venezia a Palazzo Balbi, sede della Giunta regionale, il Presidente Luca Zaia ha incontrato la Delegazione trattante della Regione del Veneto nel negoziato per il riconoscimento dell’autonomia differenziata. L’incontro è stato programmato per informare la commissione sui più recenti passi nel percorso, tra cui l’ultimo di ieri a Roma alla presenza del ministro per gli Affari regionali, Roberto Calderoli, alla Conferenza Stato Regioni. L’incontro arriva dopo il faccia a faccia avuto con il ministro Calderoli che ha fatto sobbalzare i governatori del Sud, da De Luca a Emiliano, che hanno già parlato di progetto “incostituzionale’’. Una bocciatura è arrivata anche da Bonaccini che è impegnato sul fronte per la nuova segreteria del Pd. Nella Conferenza Stato-Regioni in programma domani, la Campania ha chiesto il ritiro del ddl sull’ autonomia differenziata presentato dal ministro degli Affari Regionali Roberto Calderoli. “E’ un provvedimento che genera solo caos – ha annunciato oggi il governatore campano De Luca – e che spacca in due il Paese. Faremo un fronte con altre regioni del Sud come Calabria, Basilicata, Puglia, Molise e Lazio ma ci sono segnali per un sostegno anche da parte delle Regioni del Nord. Da domani siamo in battaglia – ha concluso De Luca – per difendere l’ unità nazionale”. Dal canto suo il ministro Calderoli ha cercato di smorzare i toni annunciando già che cercherà di proporre un documento condiviso. “Quello che ho messo sul tavolo è una bozza di lavoro per iniziare a confrontarci e a lavorare: auspico che la versione definitiva di questo testo possa essere scritta con il contributo di tutte le Regioni, perché questa è una bozza aperta a ogni tipo di proposta, a ogni tipo di contributo, ma a condizione che ci sia una leale collaborazione reciproca da una parte e dall’altra”. Dal Veneto gli ha fatto eco il suo compagno di partito Luca Zaia. “Einaudi nel 1948 diceva che ad ognuno sarà data l’autonomia che gli spetta. Lavorando per l’autonomia stiamo lavorando per l’applicazione fino in fondo della Costituzione repubblicana. L’autonomia differenziata è un segnale di grande efficienza”. “Questo è un incontro preparatorio sarà uno scambio di idee e di visioni – sottolinea il Governatore veneto -. Ma dobbiamo avere tutti un chiaro obbiettivo che è quello del regionalismo. È quello che i Padri costituenti prevedevano: un paese autenticamente federalista. Purtroppo oggi è un paese autenticamente centralista. A quelli che come il Governatore De Luca esprimono più di una critica replico che ho la massima considerazione per tutte le opinioni perché il dibattito è il sale della democrazia. È pur vero che se vogliamo maggiore efficienza sui territori l’autonomia è la via maestra; non toglie nulla a nessuno perché si tratta solo di decidere che alcune competenze passano dallo Stato alla singola regione e con esse le risorse che lo Stato spendeva’’.

Tosi

Il deputato di Forza Italia Flavio Tosi sostiene l’impegno del ministro per gli Affari Regionali Roberto Calderoli sull’autonomia e lo spinge ad andare avanti. “Non è possibile accettare veti dal Pd e da alcuni suoi governatori, l’autonomia differenziata è totalmente in linea con la Costituzione’’. Tosi spiega infatti che “l’autonomia differenziata non costerebbe un euro in più allo Stato, per il quale sarebbe a saldo zero.