Caro carburante. E’ arrivata la proroga delle misure per ridurre il prezzo finale Secondo Confartigianato Trasporti Verona la misura di contenimento si rivela insufficiente. Lo sconto di poco più di 30 centesimi al litro è decisamente meno impattante per i professionisti del trasporto. Il provvedimento durerà fino al prossimo 5 ottobre

Decisa ad inizio agosto, è arrivata mercoledì 31 agosto la proroga del governo, fino al prossimo 5 ottobre, delle misure attualmente in vigore per ridurre il prezzo finale dei carburanti.
Il provvedimento, che prevede il taglio di poco più di 30 centesimi al litro per benzina, diesel, Gpl e metano per autotrazione, che era fissato fino al 20 settembre, si estende quindi fino al 5 ottobre.
Il decreto è stato firmato proprio il 31 agosto dal Ministro dell’Economia e delle Finanze, Daniele Franco, e dal Ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani.
Purtroppo, l’impennata dei prezzi dei carburanti non sembra arrestarsi. A pagare di più sono gli utenti con veicoli a motore diesel. Nella settimana dal 22 al 28 agosto si è registrata un’impennata per il prezzo del gasolio per auto, tornato sopra quota 1,80 euro (+3,69% sulla settimana precedente), mentre per la benzina l’aumento è stato “limitato” ad un +0,70% per arrivare a 1,76 euro a litro.
Nelle intenzioni del governo, la proroga di altre due settimane oltre il 20 settembre del taglio delle accise sui carburanti è stata messa in campo per mitigare gli ultimi rialzi, ma secondo Confartigianato Trasporti Verona, oramai la misura di contenimento si rivela insufficiente, “perché nel frattempo il prezzo alla pompa di benzina, gasolio, metano e Gpl – afferma Paolo Brandellero, Presidente egli Autotrasportatori artigiani scaligeri – è continuato e continuerà a salire. Lo ‘sconto’ di poco più 30 centesimi al litro, misura più utile ai consumatori privati, agli automobilisti, ma decisamente meno impattante per i professionisti del trasporto, non basta più ed è inadeguato all’evoluzione continua della situazione, che richiederebbe, invece, misure strutturali efficaci e a medio lungo termine, anche per contrastare i fenomeni speculativi. Ora più che mai è indispensabile e urgente che l’extragettito Iva sul prezzo di vendita in rete ed in extra-rete di tutti i carburanti per autotrazione vada a compensare il folle aumento dell’energia. Come professionisti del trasporto stradale di merci, inoltre, siamo ancora in attesa – conclude Brandellero – del via all’operatività della tanto sospirata piattaforma per il ristoro sul carburante relativo ai consumi del primo trimestre di quest’anno”.