C’è il Festival della grande Bellezza Stasera Rampini, poi Galimberti, Sgarbi, Soncini e Massini: e poi finale a Mantova

Dopo un lungo itinerario estivo in prestigiosi luoghi d’arte italiani, il Festival della Bellezza torna alla sua sede tradizionale, il Teatro Romano di Verona, con cinque appuntamenti da questa sera al 25 settembre che vedranno protagonisti Federico Rampini, Umberto Galimberti, Vittorio Sgarbi, Guia Soncini, Stefano Massini. Gli eventi sono connessi al tema dell’edizione “Miti e tabù. Personaggi e opere iconiche tra idee e simboli”.
Apre questa sera (ore 21.15) Federico Rampini con la lectio Vecchi totem e nuovi tabù, una originale riflessione sulla tendenza conformista dell’Occidente contemporaneo impegnato in una ossessiva autocritica del proprio modello culturale.
Domani (ore 21.15) Umberto Galimberti in Nietzsche e il tramonto dell’Occidente analizza l’origine e il compimento della metafisica occidentale da Platone a Nietzsche con la fondamentale incidenza sul nostro modo di pensare e di essere e l’approdo nichilista della società contemporanea.
Con riferimento a miti e tabù, Vittorio Sgarbi venerdì (ore 21.15) racconta le personalità e le opere iconiche di Klimt e Schiele, in parallelo con quelle di Pasolini e Caravaggio.
Domenica alle 18.30 Guia Soncini con sagacia e cinismo ci riporta all’attualità con Miti, cliché e nevrosi nell’era dell’esibizionismo, un’indagine sulle mitologie ai tempi del pluriopinionismo seriale e dell’ostensione delle banalità, in cui solo l’ironia è in grado di disinnescare l’ipocrisia da copertina.
A seguire, alle 21.15, Stefano Massini, in un monologo inedito, racconta l’immaginario dell’amore nella seconda metà del ‘900 con le sue icone cinematografiche, tra technicolor e censura, divi e fotogrammi: miti che infrangono tabù e creano modelli.
Gli eventi sono in collaborazione con il Comune di Verona.
Dopo questi appuntamenti al Teatro Romano, il Festival si sposta al Teatro Bibiena di Mantova: il 28 settembre (ore 21.00) Marco Ongaro propone una lezione-concerto su Serge Gainsbourg, poeta colto e anticonformista, artista maledetto della musica e della parola. Lo accompagnano Pepe Gasparini (contrabbasso), Marco Pasetto (clarinetto e sax), Jessica Grossule (voce e letture).