Civilissima protezione. Approvata in Consiglio all’unanimità (almeno stavolta) la legge regionale La nuova normativa mette ordine in tutti quei provvedimenti amministrativi che sono stati realizzati negli ultimi anni per determinare l’organizzazione di un sistema già eccellente. Il volontariato inserito tra le strutture operative nazionali

“La giornata di oggi sarà ricordata nella storia perché conferisce, attraverso la Legge approvata in Consiglio regionale, un riconoscimento concreto a tutti quegli uomini e donne della Protezione Civile del Veneto che, di fronte ad una sciagura naturale, come un terremoto o una alluvione, sono i primi ad arrivare sul posto e gli ultimi ad andarsene. Un sistema “eccellente” regionale che, nel tempo, a fronte di una Legge che risale agli anni Ottanta, ha saputo rinnovarsi con atti amministrativi e procedure che, man mano, in caso di emergenza sul territorio, ha collaudato, dimostrandone il buon funzionamento e l’efficacia”
Sono le prime parole che il Presidente della Regione del Veneto ha pronunciato dopo l’approvazione in Consiglio regionale del Progetto di Legge per la Protezione Civile che mette ordine e norma tutti quei provvedimenti amministrativi che sono stati realizzati, negli ultimi anni, per determinare l’organizzazione della PC in Veneto.
“Rinnovo i ringraziamenti che avevo già fatto a tutti i consiglieri quando il Pdl era stato approvato in Commissione. – ha aggiunto l’Assessore regionale alla Protezione Civile – Con l’approvazione della Legge, infatti, abbiamo dimostrato che quando c’è qualcosa di buono per i veneti, riusciamo a condividere e a fare squadra anche se in Consiglio sventolano bandiere di colore differente. La Legge approvata oggi fotografa
un sistema esistente che ha già dato ottimi risultati e riscontri durante le emergenze in maniera pratica, perché lo abbiamo sperimentato sul campo. Un sistema, lo ripeto, che è stato definito una eccellenza nazionale dal Presidente Mattarella ai tempi della tempesta Vaia, per cui sarebbe stato paradossale modificarlo in corso d’opera una volta che sappiamo per certo che è validissimo”.
La nuova Legge è stata infatti approvata all’unanimità, elemento significativo di come anche da parte delle opposizioni sia stato apprezzato il lavoro fatto in questi anni a livello regionale.
“Oggi – ha continuato l’Assessore – abbiamo consolidato in legge delle procedure e delle modalità di gestione delle emergenze che già abbiamo sperimentato durante alcuni disastri come quello recente di Vaia. Ad esempio: l’istituzione della Unità di Crisi; gli ambiti territoriali che prendono il posto dei distretti; le Consulte provinciali della PC, ecc. Il ruolo della Regione rimane quindi centrale anche alla luce del fatto che dal 2018 i Presidenti delle Regioni sono diventati autorità di PC. Si tratta di una Legge che scommette sulla prevenzione e sulla previsione, due aspetti su cui abbiamo lavorato tanto in questi anni come Protezione Civile e che sono stati decisivi anche nell’evento Vaia dove si sono evitate, in questo modo, molte vittime. A livello di prevenzione, ad esempio, ricordo il riconoscimento nella pianificazione di PC del Piano di adattamento ai cambiamenti climatici (ovvero il Piano Casarin D’Alpaos) che prevede tutta una serie di opere di prevenzione che hanno dimostrato la loro efficacia perché, con eventi peggiori di quelli successi nel 1966 e del 2010 in Veneto, abbiamo riscontrato danni minori”.