Finale caldo in Consiglio Comunale Il veleno nella coda dell’assemblea di ieri. Soprattutto l’idea del test antidroga ha scatenato la battaglia tra maggioranza e opposizione. “C’è la privacy da rispettare”, il parere della maggioranza. Polato: “Ma se lo volevate voi” ribatte. E si finisce gridando

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E’ ripartita, con il Consiglio comunale di martedì sera, la seconda sessione dei lavori dell’assemblea. Mentre sul tema della ciclabile c’è stata una totale unanimità, gli screzi si sono avuti quando si è trattato di discutere della mozione sottoscritta dal gruppo consigliare FdI sui test antidroga per gli eletti e nominati nelle istituzioni del Comune di Verona. La questione è stata rinviata. Ma andiamo con ordine.
Approvata dunque all’unanimità, con 34 voti favorevoli, la variante urbanistica collegata al progetto di realizzazione di un nuovo percorso ciclopedonale di collegamento tra le piste dei canali Biffis e Camuzzoni.
L’intervento, già approvato dal Consiglio comunale durante la precedente amministrazione, è finanziato dal Fondo sviluppo e coesione per la promozione della mobilità sostenibile di competenza del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. La spesa prevista è di 2 milioni euro, da finanziare per il 90% con il contributo ministeriale pari a 1 milione e 800 mila euro e per la restante parte con risorse del Comune.
Le opere consentono di completare e collegare alcuni tratti ciclabili già esistenti, ma ad oggi frammentati e discontinui.
La delibera è stata presentata in aula dalla vicesindaca e assessora all’Urbanistica Barbara Bissoli. “Arriva a conclusione l’iter di questa variante urbanistica – ha spiegato – che riguarda una porzione del percorso di collegamento. Un’opera molto attesa dalla cittadinanza, che assicura la realizzazione di un intervento sostenuto da un finanziamento regionale stanziato nel 2014. La realizzazione di questa pista ciclabile è fondamentale per completare il collegamento interquartierale cittadino e renderlo così continuo e fruibile. A seguito dell’approvazione della variante si procederà all’approvazione del progetto esecutivo, già redatto, e con la pubblicazione del bando per l’assegnazione dei lavori”.
Percorso ciclopedonale. Due le fasi d’intervento previste. La prima riguarda i lavori di realizzazione del percorso ciclopedonale tra via Turbina e via Berardi per una lunghezza complessiva di circa 1,5 chilometri. Nello specifico è previsto: il prolungamento della pista vicino al canale Biffis, fino al collegamento con via Turbina. E, ancora, la realizzazione di nuova passerella di attraversamento del canale Biffis, con tratto di raccordo con via Turbina. Il proseguimento della pista parte in vicino al canale Biffis e in parte su strada sterrata fino a rientrare in via Turbina. La continuazione del percorso lungo via Turbina fino all’intersezione con via Boscomantico. Infine, il collegamento fino alla diga del Chievo lungo via Berardi.
La seconda fase, invece, è volta alla realizzazione del percorso ciclopedonale tra via San Marco e la Stazione Porta Nuova, per un lunghezza complessiva di circa 2 chilometri. Sono previsti: un tratto ciclopedonale che da via Colonnello Galliano, lungo il marciapiedi, prosegue poi lungo via Piccoli per inserirsi infine nell’area camper in Via Gian Attilio Dalla Bona. La prosecuzione del percorso lungo via Dalla Bona fino all’incrocio semaforico con la tangenziale T4. La realizzazione del collegamento tra l’incrocio della tangenziale T4 e la Stazione Porta Nuova lungo la viabilità esistente con corsia dedicata.
La seduta si era aperta come di consueto con l’Inno nazionale, cantato per la prima volta dal vivo. Ad interpretarlo in aula il soprano Marta Mari. Una proposta della presidenza del Consiglio comunale, condivisa con la Fondazione Arena, che ha collaborato all’iniziativa attraverso la partecipazione della cantante lirica.