Forza Italia e Tosi: “Vinceremo noi. Sboarina ha deluso, Tommasi inesperto” Grande ottimismo sabato al “matrimonio” di Forza Italia con Flavio Tosi. Michele Zuin, il coordinatore regionale si lascia andare ai pronostici: “Noi al ballottaggio ci saremo, non sappiamo con chi”. Intanto, in settimana saranno presentate tutte le liste dei candidati

07052022_TOSI FORZA ITALIA_LISTON 12_© Daniela Martin

“Vinceremo noi. Noi saremo al ballottaggio, non sappiamo con chi…”. Parole e musica di Michele Zuin, coordinatore regionale di Forza Italia, che ha così presentato il “matrimonio’ con Flavio Tosi. Tosi ha subito ringraziato i vertici di Forza Italia, presenti al Liston 12, “perché so quanto si siano spesi per siglare questo accordo. Questo mi onora e mi carica di responsabilità. Spesso i partiti scelgono logiche nazionali, invece questa unione rispetta la volontà del territorio e dell’elettorato di Forza Italia e del centrodestra”.
Tosi non a caso ha rimarcato la natura politica dell’alleanza: “Il centrodestra è Forza Italia e Berlusconi è il centrodestra. La nostra coalizione a Verona è il centrodestra e la scelta degli elettori al riguardo sarà chiara e semplice. Dall’altra parte ci sono populisti di Sboarina e la sinistra di Tommasi, grillini e Bertucco. Inoltre noi abbiamo dimostrato di saper amministrare, Sboarina invece ha deluso e Tommasi è una degna persona ma con zero esperienza e non in grado di fare il Sindaco”.
Tosi ha anche sottolineato che “se Forza Italia è stata coerente, lo stesso non si può dire del mio vecchio partito, il cui approdo naturale per i suoi elettori e la sua base era nella nostra coalizione”.
Tosi ha fatto presente che “noi siamo gli unici ad avere un programma, scritto assieme a una squadra di professionisti e di giovani, volti nuovi che hanno portato energia. E Forza Italia vi ha contribuito perché entrambi abbiamo sempre saputo che saremmo stati insieme”.
Un Sindaco, ha spiegato Tosi, “deve essere in grado di intercettare le risorse pubbliche, statali, regionali ed europee, in primis da qui al 2026 il PNRR, che è un’occasione storica. E poi Verona, oggi ai margini, deve tornare centrale politicamente in Veneto e nel Paese, abbiamo un patrimonio artistico, storico, culturale inestimabile, siamo la prima città veneta per abitanti e Pil, siamo capitale nazionale della logistica e fieristica. Dobbiamo rilanciare turismo e cultura, ripensare a un nuovo e rivoluzionario modello di urbanistica a Verona Sud, nella Zai storica, sull’esempio della City Life di Milano, sfruttando il futuro collegamento dell’alta velocità alla fiera e il nuovo casello autostradale.
Tosi ha concluso sorridendo con un aneddoto, il patto di Cisano del 2007 con Brancher e Berlusconi che lo portò a Sindaco. “Portò bene e scaramanticamente ripartiamo da lì. Noi siamo gente pratica, che non promette ma fa”.