La Barcelona Gipsy al Filarmonico L’Orchestra è composta da sette musicisti che provengono da sei paesi diversi

Come ogni anno il “Settembre dell’Accademia” seleziona un concerto che esce dai binari della tradizione sinfonica che lo contraddistingue per un omaggio alla musica popolare. Al teatro Filarmonico ospiterà questa sera alle 20.30 un gruppo di musica gitana, la Barcelona Gipsy balKan Orchestra. Il loro sarà un viaggio msicale nella tradizione gitana di tutta Europa, per un progetto musicale di pace e fratellanza.
Nata come evoluzione della Barcelona Gipsy Klezmer Orchestra, la band è composta da sette musicisti di sei paesi diversi: la voce è dell’incantevole Margherita Abita, proveniente dall’Italia; Stelios Togias, il percussionista viene dalla Grecia; Julien Chanal, il chitarrista, è francese; Ivan Kovacevic, il contrabbassista, arriva dalla Serbia; Dani Carbonell al clarinetto, è spagnolo come il fisarmonicista Fernando Salinas e Oleksandr Sora è un violinista dell’Ucraina, che si alterna al violinista spagnolo Pere Nolasc Turu. Il gruppo si è fatto conoscere e apprezzare in tutta Europa, tenendo concerti in oltre 25 paesi, durante i quali ha riproposto il patrimonio musicale gitano, klezmer, bosniaco, serbo, albanese, rumeno, russo e ottomano. Brani che parlano d’amore e libertà, canzoni contro la guerra, canti rivoluzionari, un repertorio ricchissimo che scavalca le frontiere, geografiche e politiche, per abbracciare l’umano, nella sua ricca e meravigliosa complessità. Più ci s’immerge in questo paesaggio sonoro variopinto e più si scopre quanto questo gruppo sia la rappresentazione in piccola scala di quello che dovrebbe essere l’Europa, «l’antica penisola del tramonto», per dirla con Vàclav Havel, che invece di farsi unita si sta scomponendo, lacerata da frontiere e filo spinato. Al contrario la musica dei Barcelona Gipsy protegge le diversità, s’incarna in esse, le fa fiorire, per restituirle a noi in forma di canto.
Nova Era, l’ultima perla della BGKO Barcelona Gipsy balKan Orchestra, pubblicata a ottobre 2020, è al centro del programma che proporrà al pubblico veronese.