Ponte Nuovo, disagio nuovo. Partita la seconda fase per il consolidamento e l’antisismica Resterà chiuso al traffico veicolare fino ad aprile 2022. In questo periodo combatibilmente con le lavorazioni da eseguire, sarà ammesso l’attraversamento pedonale e ciclabile della struttura e quindi il collegamento tra la città antica e il quartiere di Veronetta

Foto Udali

Chi ha avuto la necessità, o la pessima idea di transitare ieri mattina da Piazza Isolo e dintorni ha avuto modo di assaggiare quella che sarà da qui alla prossima Pasqua la situazione del traffico in questa parte di centro storico interessato dalla chiusura, per lavori, di Ponte Nuovo. Si sono già viste le prime scene di automobilisti e vigili al limite della crisi di nervi.
Dopo il cantiere estivo legato allo spostamento e alla successiva ricollocazione dei sottoservizi esistenti, ora parte il cantiere vero e proprio, quello che metterà in totale sicurezza Ponte Nuovo anche dal punto di vista sismico e lo riqualificherà sul fronte architettonico. Un intervento tanto atteso quanto complesso, per il quale l’amministrazione ha investito la somma di 3 milioni 300 mila euro. Sul ponte,risalente al 1946, erano anni che non si interveniva, nonostante l’evidente stato di ammaloramento in cui si trova nella parte sottostante.
Le conseguenti modifiche alla viabilità sono state studiate nel duplice obiettivo di creare minori disagi possibili ai cittadini e tutelare i lavoratori impegnati nel cantiere. Terminata questa fase più impattante, il cantiere proseguirà lavorando solo su metà del ponte, prima sul lato di monte e poi ribaltando i lavori sul lato di valle, permettendo così la riapertura e il mantenimento di una corsia di marcia a senso unico per i veicoli.
L’avvio delle opere nei mesi invernali si rende necessario perché è necessaria la minor portata d’acqua del fiume Adige, visto che si svolgono lavorazioni delicate da eseguirsi nell’intradosso del ponte, ovvero nella parte inferiore.
Per esigenze di cantiere, sia in lungadige Rubele che in lungadige Sammicheli, saranno provvisoriamente eliminati alcuni stalli per la sosta, ciò per permettere il doppio senso di marcia nonostante il restringimento causato dal cantiere. In tutta l’area attorno al ponte, sia lato via Nizza che lato piazza San Tomaso, sarà istituito il divieto di sosta.
Sarà comunque garantito l’accesso alla Ztl da Lungadige Rubele così come l’uscita dal centro storico attraverso via Nizza.
Sul lato opposto, ci sarà una parziale modifica del transito dei veicoli su piazza San Tomaso. Chi arriva da lungadige Re Teodorico, all’incrocio con piazza San Tomaso, potrà andare su via Carducci tenendo la sinistra o andare in direzione Ponte Navi attraverso lungadige Sammicheli. Al contrario, chi arriva da Verona est, potrà ugualmente svoltare verso via Carducci o dirigersi verso il Teatro Romano. Le fermate bus della linea 70 su Lungadige Rubele saranno spostate di alcuni metri. “Parte la fase due del cantiere, quella per mettere in sicurezza il ponte dal punto di vista strutturale e sismico – ha spiegato Zanotto -. Lo abbiamo ricordato più volte, questa è un’opera che andava fatta e non si poteva aspettare, per la quale investiamo l’importante cifra di oltre tre milioni di euro’’.